Le fede di mamma coraggio, la speranza di papà amore

Ci sono storie che, non sono solo commoventi spezzoni di esistenza da raccontare, ma diventano autentiche ed imperdibili lezioni di vita. Da prendere come esempio

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    Ci sono storie che sanno di buono, profumano di bello e ossigenano l’anima. Di speranza, d’amore, di coraggio, di fede. Ci sono storie che hanno tanta vita dentro e che, meglio di altre, esaltano il miracolo della nascita e la magia dell’esser genitori. Marco e Martina (i nomi sono, rigorosamente, di fantasia, ndr) sono una coppia affiata, innamoratissima, complice. Marco e Martina, genitori di una bellissima coppia di gemellini, hanno riassaporato, da meno di una settimana, la meraviglia di ridiventare genitori. Luca, venuto al mondo dopo un lungo travaglio in sala parto, è l’ennesima luce che illumina i sorrisi e accende la spensieratezza di questa famiglia. Luca è un bimbo davvero speciale, non solo perché come ogni neonato che arriva porta la conferma che Dio, nonostante tutto, non è ancora stanco degli uomini, ma perché è anche un bimbo, simbolo della forza della fede e della resistenza dell’amore e del coraggio. Luca, infatti, è nato con una malformazione genetica: il suo cuoricino, pulsante, a fatica, di vita, batte a destra. Batte e lotta, dentro la sua culla termica, quasi a voler infondere coraggio a sua mamma e a suo papà. I suoi eroi. Sì, perché, nonostante Marco e Martina, durante tutta la gravidanza, hanno sempre saputo che il loro figlio sarebbe venuto al mondo, con il cuoricino spostato dall’altro lato del corpo, con un solo polmone e senza il diaframma, hanno comunque aspettato 9 mesi per accoglierlo, per salutarlo e per dirgli benvenuto amore. L’equipe ginecologica (la coppia si è rivolta ad un centro specializzato nel Nord Italia, ndr) che ha seguito tutta la gravidanza di Martina, aveva informato la coppia che la maternità sarebbe stato un percorso difficile e anche complicato. L verdetto, inappellabile, dei medici, però, non ha turbato, né spaventato Marco e Martina che hanno dato, convintamente, il loro assenso a portare avanti la gravidanza. L’ipotesi di interrompere la gestazione, questi due fanta-genitori non l’hanno presa proprio in considerazione. Si sarebbero sentiti “sporchi”, si sarebbero sentiti “vigliacchi”. Mai e poi mai, avrebbero commesso uno “sgarro” alla vita, mai e poi mai si sarebbero permessi di voltare le spalle ad un capolavoro che, anche se, sin dalla sua venuta al mondo, sta lottando con tutto se stesso, contro un “difetto” genetico e contro alcune dimenticanze dell’anatomia, resta aggrappato al cordone ombelicale della vita e vuole abbracciarsi con la speranza e la fede, quelle che, l’accarezzano e gli tengono compagnia nel caldo di una culletta termica. Luca subirà diverse operazioni. La più delicata è quella che riguarderà il suo cuore. L’equipe medico-chirurgica che l’ha in cura e che fa il tifo per lui, gli dovrà spostare l’organo vitale a sinistra. Così come gli dovranno ricostruire il diaframma e nutrirlo con le poppate di vita e di coraggio. Forza Luca, lotta e resisti con e per i tuoi fanta-genitori. 

     

    Carmine Calabrese

     

    Immagine di repertorio

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