Rapporto sul turismo 2017. La provincia di Cosenza al primo posto in Calabria come presenza turistica

La nostra regione al 15mo posto in Italia 

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    E’ stato pubblicato dal Centro Studi Touring il Rapporto sul turismo 2017, nell’ambito del progetto UniCredit4Tourism. Secondo il rapporto l’Italia rimane una delle mete più desiderate nell’immaginario collettivo di tanti stranieri e ciò ha una ricaduta economica considerevole.

    Nonostante questo, però, non rappresenta al momento un fattore di sviluppo per il territorio nazionale nella sua interezza.

    Purtroppo, le regioni del Centro-Nord e quelle del Sud procedono ancora a doppia velocità: una realtà paradossale visto che gli attrattori più conosciuti all’estero – aspetti climatici, paesaggio, patrimonio storico-artistico ed enogastronomico – sono un quadro efficace del Meridione.

    Su un flusso annuale di circa 393 milioni di presenze che si registrano nel Paese, solo il 19% ha come destinazione una regione del Sud, quota che diminuisce al 14% se si considera in particolare il turismo estero.

    Il Meridione, tutto insieme, attrae appena 5 miliardi, sostanzialmente quanto fa da solo il Veneto.

    Complessivamente sulla base delle presenze turistiche (che nel 2015 sono state oltre 8,1 milioni) la Calabria si è classificata al 15mo posto in Italia.

     

    Se si considera l’offerta ricettiva, nel 2015 la Calabria si è attestata al 17° posto in Italia per numero di esercizi turistici (2.931) e al 13° posto per numero di letti totali (187.764).

    Per quanto riguarda invece la distribuzione percentuale delle presenze turistiche nelle province calabresi risulta in testa Cosenza con il 34,8% del dato complessivo regionale e, a seguire, vi sono Vibo Valentia (27,1%), Catanzaro (17,1%), Crotone (12,6%) e Reggio Calabria (8,4%).

    Interessanti possono essere i dati dei principali mercati esteri di provenienza che per la Calabria nell’anno 2015 è la Germania.

    Il mercato tedesco è l’elemento che unisce la maggior parte delle regioni: In 14 casi la Germania (28,3%) seguiti da Francia (9,1%) e Repubblica Ceca (5,9%).

     

     

    foto Francesco Greco

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