Summer Day sottoposto all’immediata chiusura di numerosi servizi

Una prima vittoria del sindaco Vetere e della sua Giunta

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    L’autorità giudiziaria dà, dunque, ragione al sindaco Ugo Vetere e alla sua Giunta. Le denunce degli ultimi mesi iniziano a dare i loro frutti e, per quanti gli hanno dato del “visionario”, oggi arriva il Provvedimento  del 12.07.17, notificato in data 21.07.17, ASP di Cosenza, in seguito a nota del 04.07.17 dei NAS di Cosenza.

    Secondo tale atto, all’Irtp della Cassiopea srl, che gestisce la struttura del Summer Day, viene notificato l’ordine di immediata chiusura, all’interno del villaggio, di bar, anfiteatro, laboratorio cucina, deposito derrate alimentari e sala ristorazione. Sono state riscontrate, infatti, numerose criticità di natura igienico-sanitaria e strutturale. È stato inoltre rilevato che l’approvvigionamento di acqua finora è avvenuto a mezzo di captazione da un pozzo artesiano privo del certificato di potabilità da parte dell’Arpacal. Pare che non sia stata nemmeno comunicata Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per la ristorazione e la somministrazione degli alimenti.

    La nota dell’amministrazione comunale precisa inoltre che “ il Tribunale di Paola nell’ambito del giudizio iscritto al n. 4741/2017 avente ad oggetto …. L’ordine per il Comune di ripristinare immediatamente il servizio idrico di fornitura di acqua potabile in favore del Villaggio turistico all’insegna Summer day gestito dalla Cassiope, ha dichiarato inammissibile il proposto ricorso e condannato i ricorrenti ( Cassiopea SRL e Summer Day snc) al pagamento delle spese di lite quantificate in euro 2.000,00 oltre accessori. Sempre con riferimento alla citata struttura essendo, all’interno dell’area perimetrata, presente area demaniale, il GIP del Tribunale di Paola nell’ambito del procedimento iscritto al n. 449/2017 RG GIP che vede quali indagati i signori P. B. e V.A. per i reati di cui agli articoli 44 e 1161 del Cod. Nav., nonché art. 44 DPR 380/01 e Art. 181 Dlgs 42/04 ha disposto il sequestro preventivo di area demaniale estesa mq. 3215 già oggetto di concessione demaniale n. 40/09 scaduta alla data del 31.12.14 e non rinnovata. Sul punto occorre altresì precisare che il Signor P.B. ritenendo di aver diritto al rinnovo della citata concessione ha adito il TAR Calabria che con sentenza n. 2065 dell’anno 2016 ha rigettato il proposto ricorso con condanna alle spese di lite. Ed ancora sempre il Signor P.B. ha nuovamente fatto ricorso al TAR Calabria al fine di ottenere il rinnovo del citato titolo concessorio impugnando la nota 2808 del 26.04.17 resa dall’UTC comunale”.

    Risulta anche che il TAR con decisione del 20.07.17 nell’ambito del giudizio iscritto al n. 691/17 ha rigettato la richiesta di sospensiva e condannato il Signor P.B. al pagamento delle spese processuali.

    “Siamo stati ingiustamente accusati di “ ritorsioni personali”- scrivono Vetere e la sua Giunta – L’adozione oggi di provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria, dei NAS e dell’ASP provano che quanto evidenziato da questa amministrazione trovava e trova fondamento nella documentazione presente presso gli uffici comunali e nella legislazione vigente in materia. Concludiamo rilevando che siamo amministratori che dobbiamo rispetto alla comunità, che ci ha dato l’onore di rappresentarla e che tutte le azioni in essere non hanno e non avranno mai un fine persecutorio o ritorsivo nei confronti di chiunque. Tutti gli atti e i provvedimenti mirano a far rispettare la legalità, ricordando che anche il “ versamento dei tributi è un atto dovuto allorquando i servizi vengono resi”.

    Tania Paolino

     

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