Laboratori di sussidiarietà

La proposta arriva dalla delegata del sindaco al welfare, Alessandra De Rosa, per un’amministrazione sempre più condivisa e partecipata

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    “Avviare le procedure per la costituzione dei laboratori di sussidiarietà, Labsus, per realizzare un progetto di amministrazione sempre più condivisa e partecipata”. La proposta viene dalla delegata del sindaco Occhiuto al welfare, Alessandra De Rosa.

    La consigliera comunale di maggioranza ha inteso sottoporre al sindaco un progetto che va proprio nella direzione di aprire sempre di più le porte del comune ai cittadini, promuovendo l’amministrazione condivisa come nuovo modello organizzativo fondato sulla collaborazione, anziché sulla contrapposizione tra governance e comunità amministrata.

    “La riforma del Titolo V della Costituzione, con l’introduzione del principio della sussidiarietà – sottolinea Alessandra De Rosa – ha disegnato un nuovo scenario nel quale le iniziative di interesse generale devono rappresentare il terreno fertile per una sorta di “alleanza” tra le amministrazioni e i cittadini. Quel che si vuole promuovere – afferma ancora la delegata del sindaco al welfare – è la costruzione di comunità aggregate attorno ad attività di cura dei beni comuni valorizzando, nell’interesse generale, le infinite risorse di intelligenza, creatività e capacità di lavoro, liberando energie che sono lì, pronte per entrare in gioco, promuovendo esperienze concrete di partecipazione alla vita pubblica. Sono certa che Occhiuto sia d’accordo sulla necessità di investire sulla cura e rigenerazione dei beni comuni, anche per produrre quel capitale sociale che costituisce un fattore essenziale di sviluppo, sostenibile, intelligente e solidale: la cosiddetta città inclusiva. L’idea, è, dunque, quella di lavorare per promuovere un governo locale partecipato, attraverso la diffusione di un processo di apprendimento collettivo”.

    Per dar seguito a questa modalità operativa Alessandra De Rosa ha preannunciato l’avvio di un percorso che dovrà condurre all’adozione del “regolamento sulla collaborazione tra cittadini ed amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani”. Un regolamento la cui prima stesura l’associazione Labsus propose nel 2001 al comune di Bologna e che oggi è stato condiviso da circa 100 comuni che, con il tempo, lo hanno adeguato alle mutate esigenze e realtà.

    Attraverso il regolamento, sono previsti dei veri e propri “patti di collaborazione” come strumento con il quale, Comune e cittadini attivi concordano tutto ciò che è necessario ai fini della realizzazione degli interventi di cura e rigenerazione dei beni urbani. Nel prossimo mese di settembre sarà a Cosenza, proprio per mettere a fuoco le procedure per la costituzione dei laboratori di sussidiarietà, il presidente dell’associazione Labsus, Gregorio Arena che, nel corso di una pubblica manifestazione, introdurrà il tema dell’amministrazione condivisa.

    Sarà una proficua occasione di scambio e conoscenza. “Di fatto – ha concluso Alessandra De Rosa – il comune di Cosenza entrerà a far parte della rete italiana ed europea dei Comuni che danno seguito, attraverso l’adozione del regolamento, al principio di sussidiarietà come principio di alta democrazia e partecipazione”.

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