Manna: ‘Difendiamo Rende dai poteri forti della città’

Così il sindaco replica alle dichiarazioni fatte da Sandro Principe sui social network

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    Non è mio costume fare polemiche o utilizzare argomenti pretestuosi per mera critica politica. Ultimamente vengo tirato in ballo, in ogni occasione, per gli atti amministrativi e politici che pongo in essere ovvero per presunta inattività. Nel recente scritto di Sandro Principe oltre le contumelie e i proclami vi è una polemica che riguarda anche l’ultimo consiglio comunale. Parto da quest’ultimo fatto per provare a capire quale è la gravità di quanto successo. Nell’ultimo consiglio comunale si doveva approvare l’assestamento del bilancio. Era un appuntamento importante perché la mancata approvazione poneva conseguenze molto serie tanto da avere come risultato il commissariamento dell’ente. Nella maggioranza, nove consiglieri, più il sindaco, hanno votato a favore. Assenti cinque consiglieri di Alternativa Popolare (quest’ultimi non hanno nemmeno comunicato le ragioni dell’assenza). Della minoranza tre consiglieri, nelle persone di Andrea Cuzzocrea, Franchino De Rango e Pasquale Verre si sono astenuti. Lo avevano già fatto nella votazione precedente che riguardava il bilancio. Di tutti gli altri consiglieri di minoranza, tre si sono allontanati non partecipando ai lavori e tre hanno votato contro. L’onorevole Sandro Principe afferma che quanto è accaduto “è uno scandalo”, offrendo valutazioni più personali che politiche. Mi chiedo se lo scandalo risiede in quello che è accaduto: ovvero nell’accordo che vi è stato qualche giorno prima concertando il comportamento di Alternativa Popolare con rappresentanti dei partiti di minoranza. Mi chiedo se lo scandalo aver tentato di far ripiombare Rende nella gestione commissariale. A proposito di dignità e di etica chissà cosa pensa di quel consigliere comunale che ha abbandonato i lavori e soltanto qualche mese fa ,davanti al comune, mi chiedeva di difendere la città rispetto al comportamento dei cinque consiglieri gentiliani. Ha ragione a parlare di “piroette indecenti” ma dovrebbe guardarsi al proprio interno. A proposito di chi tradisce l’elettorato, vorrei sottolineare che noi, contro i poteri forti e contro le alleanze indecenti dell’ultima ora, stiamo facendo rialzare la città. Di contro i traditori dell’elettorato e dei cittadini rendesi sono coloro che hanno impedito lo sviluppo e la crescita democratica di questa città. Sono coloro che hanno consegnato 45 milioni di euro di debiti e mutui che dovranno essere pagati per i prossimi 30 anni dai cittadini di Rende. E sono sempre coloro che hanno permesso di far nascere edifici pubblici costruiti su terreni privati ed edifici privati costruiti su terreni pubblici. Ma di questo ci sarà tempo per parlarne.

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