Sospese le ricerche del velista tedesco disperso in mare

L’uomo era caduto nelle acque antistanti la costa di Cetraro durante la burrasca dello scorso 11 settembre

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    Sono state sospese, a seguito della decisione della Direzione Marittima di Reggio Calabria, comunicata venerdì sera, le ricerche del corpo del turista tedesco, sessantasettenne, caduto in mare lo scorso 11 settembre nelle acque antistanti la costa di Cetraro, durante una nottata caratterizzata da mare in tempesta, forte vento e pioggia. Ieri mattina, così come reso noto dal comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Cetraro, il Tenente Gabriele Cimoli, è, comunque, andata avanti la normale attività di controllo e pattugliamento delle acque territoriali di competenza dello stesso Ufficio, grazie all’opera di una motovedetta. Intanto, il figlio dello sfortunato turista, giunto nei giorni scorsi a Cetraro, resterà nella cittadina ancora per qualche giorno, ospite di una struttura alberghiera ubicata proprio nei pressi della struttura portuale cetrarese, con la speranza che, nel frattempo, possa arrivare la notizia del ritrovamento e avere almeno un corpo da riportare in patria.

    Come è noto, l’uomo disperso, nella nottata di lunedì, era a bordo di una barca a vela, la “Great Passion Kiel”, insieme a un compagno di viaggio, anche lui tedesco, che si è, invece, salvato, e, in viaggio da Marina di Camerota verso la Grecia, mentre stavano tentando di entrare nel porto della cittadina tirrenica, essendo stati sorpresi dalla tempesta, è stato, probabilmente, travolto da un’onda e subito inghiottito dalla furia del mare. Dopo il salvataggio del suo compagno da parte degli uomini della Guardia costiera di Cetraro, avvenuto grazie all’impegno profuso dagli stessi e nonostante le condizioni del mare davvero proibitive e il conseguente pericolo, sono immediatamente scattate le ricerche per individuarlo, con il supporto anche di elicotteri della stessa Guardia costiera, prima, e della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, poi, andate avanti, appunto, per cinque giorni, ma rimaste, purtroppo, senza esito. Finora, infatti, come già sottolineato, il corpo dell’uomo non è riemerso, trasportato chissà dove dalle correnti o incagliato in qualche scogliera, con grande sofferenza e dolore dei suoi familiari, che non si rassegnano al fatto di dover tornare in patria e di non avere neppure un corpo su cui piangere.

    Quella che per i due amici doveva essere una piacevole vacanza in barca a vela, si è, dunque, trasformata in tragedia. Come si ricorderà, intorno alle 22,30 di lunedì alcune persone di Cetraro hanno avvistato al largo delle coste cetraresi, nei pressi del Rione Casermette, la loro imbarcazione, che è subito apparsa in evidente difficoltà e in balie delle onde. L’equipaggio cercava, infatti, in tutti i modi di trovare un approdo sicuro, dirigendosi verso il porto cetrarese. Ma le condizioni del mare erano davvero proibitive (forza 7-8 e vento sui 60 nodi) e la cosa è praticamente risultata impossibile. Le persone che hanno avvistato la barca, pertanto, hanno subito allertato la Guardia costiera di Cetraro, i cui uomini, come già messo in evidenza, agli ordini del Tenente di vascello Gabriele Cimoli, comandante dell’Ufficio circondariale marittimo della cittadina tirrenica, si sono immediatamente attivati per mettere in salvo le persone a bordo dell’imbarcazione, due uomini, appunto, di nazionalità tedesca. Il Tenente di vascello Gabriele Cimoli ha poi reso noto che il suo comando era, in realtà, già stato allertato dalla Centrale operativa di Roma, che, intorno alle 22,30, aveva, a sua volta, ricevuto una richiesta di aiuto tramite EPIRB (Emergency position indicating radio beacon, vale a dire “Trasmettitore radio indicante la posizione d’emergenza”).

    Pertanto, coordinate dalla Direzione marittima di Reggio Calabria, sono subito iniziate le operazioni di soccorso e di recupero. Una volta raggiunta la barca, gli uomini della Guardia costiera hanno, però, individuato a bordo solo un uomo, mentre l’altro era, purtroppo, già stato travolto dalle onde e risultava, quindi, disperso. L’uomo soccorso, N. W. , un tedesco di 63 anni, intorno alle 23,30, è stato, dunque recuperato dagli uomini della Guardia costiera e immediatamente trasportato presso il Pronto soccorso dell’Ospedale cittadino, dove è giunto alle 23,40. Qui, gli operatori sanitari di turno gli hanno riscontrato una ferita lacero-contusa alla testa, per fortuna non grave, ed escoriazioni varie alle braccia e alle gambe. Non avendo particolari problemi, l’uomo è stato, dunque, dimesso intorno alle 24,00 e affidato agli stessi uomini della Guardia costiera. Si sa che è ritornato in patria, accompagnato da alcuni familiari giunti a Cetraro non appena appresa la notizia della disgrazia. La barca a vela su cui viaggiavano, in balia del mare in tempesta, si è, invece, infranta sugli scogli intorno alle 24,30, nei pressi del vecchio campo sportivo di Cetraro, dove si trova tuttora, in attesa di essere recuperata con appositi mezzi di sollevamento.

    Clelia Rovale

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