Rende senz’acqua, Miceli (M5S): che fine hanno fatto i soldi promessi da Oliverio?

Lo spettro della crisi idrica a Rende è già una concreta realtà

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    L’ammodernamento della rete cittadina, promessa da Manna su impulso di un finanziamento regionale avanzato da Oliverio e sponsorizzato nel corso della campagna elettorale di marzo, ad oggi rimane una chimera. Molti cittadini di quartieri differenti (parliamo del Villaggio Europa dove l’acqua manca da 4 giorni come di contrada Dattoli, dove sono a secco da due settimane) lamentano già i primi disservizi.

    Disservizi che non sono stati minimamente presi in considerazione dal Municipio e dalla società privata che gestisce il servizio idrico per conto del Comune. A fronte di numerose segnalazioni in giro non si è vista una sola autobotte che potesse calmierare gli animi e portare un po’ di sollievo alla popolazione. Come MoVimento 5 Stelle continuiamo a portare avanti la nostra battaglia per l’acqua pubblica a Rende e a chiedere a gran voce al primo cittadino di spiegare la sua idea di gestione del servizio idrico integrato alla città.

    Manna è per l’acqua pubblica? O è per una gestione privata del bene più prezioso dell’umanità? Tutti gli indizi raccolti fino ad ora fanno propendere per la seconda ipotesi, ma sarebbe bene che il primo cittadino rendese chiarisse la sua posizione pubblicamente, anche perché fra pochi giorni sarà chiamato a votare in seno all’assemblea dei sindaci dell’Aic. Quali indirizzi porterà avanti? È veramente increscioso dover reiterare la stessa richiesta di chiarimento più e più volte ad un’amministrazione comunale che millanta trasparenza e condivisione per poi agire esattamente al contrario.

    Domenico Miceli Capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Comune di Rende

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