Donna Carmela Misasi se n’è andata

Il ricordo di Ermanno Cribari

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    Credo sia giusto da parte mia, amico di famiglia, rendere pubblica testimonianza della sua vita, facendole, credo, il regalo più gradito. Poche sentite e vere parole in onore a quella minimalità francescana che la infiammò, perennemente e immutabilmente. Donna riservata, mamma premurosa e attenta, ironica come può esserlo solo una grande mente, bella ed elegante, Donna Carmela la porto nel cuore col garbo che si deve a una gran Signora.

    Insieme al suo Riccardo, si prodigò e visse con e per il Bene, educando Antonio, Maurizio, Pierluigi e Tita ai valori più profondamente cristiani. I figli, da ora in poi, le renderanno grazie facendola rivivere, attimo per attimo, nel loro fare garbato, caritatevole, rispettoso e accogliente. Donna Carmela ha pregato tanto, sino agli ultimi istanti, anche solo ascoltando il Rosario recitatole da Maurizio, non avendo più forza per innalzarlo da sola a Dio.

    Donna forte, piena di magnifica speranza, sorresse sempre l’opera dello statista che amò per una vita, al quale offrì una coriacea sponda per agire una politica sempre a fianco della gente, sempre a fianco della sua adorata Calabria, contribuendo a rendere arte e capolavoro di umanità e per l’umanità l’attività pubblica di suo marito Riccardo. A primo impatto Donna Carmela poteva sembrare rigida e distaccata, ma bastava poco per rendersi conto che la sua era solo applicazione della grande educazione che la contraddistinse sempre, che significava non apparire ingombrante, condividere la scena con l’altro, lasciare all’altro la gioia del sentirsi riconosciuto.

    Non si sentì mai primadonna e visse in semplicità, parlando spesso in cosentino e facendo memoria delle tradizioni e della storia di cui era orgogliosa e da cui proveniva. Sapendo della mia strutturale malinconia, ogni nostro incontro veniva introdotto da una simpaticissima quanto affettuosa domanda che, puntualmente, mi porgeva: “Ermà, cumu jamu a paturnia?”. Icona, Croce, Bellezza, Tenerezza, Intelligenza, Amore, Gratitudine, Finezza, Rosario, Simpatia, Leggerezza, Cultura, Arcobaleno, Signorilità…sono queste le mie povere parole con cui dipingerei il suo ricordo, la sua vita.

    La conserverò in me con lo stesso amore che ella mi regalava, alla sua maniera, ogni volta che i nostri occhi prendevano ad abbracciarsi

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