Cadavere nel Crati, s’attendono le risposte della scienza

Gli inquirenti cercano tra gli scomparsi. Fantasmi inghiottiti dal mistero


La verità continua a scorrere, lungo il fiume. Che ha inghiottito, anche, l’identità. Continua ad essere un rebus, il misterioso cadavere, in avanzato stato di decomposizione, rinvenuto lungo le sponde del Crati, all’altezza del territorio di San Pietro in Guarano. Le indagini, dirette dal capo dei pm della Procura bruzia, Mario Spagnuolo, sono complesse e difficili. Rallentate dall’assoluta assenza di indizi certi. La morte, infatti, ha “divorato” il corpo di quel misterioso cadavere, lasciandogli intatti solo le arcate dentarie. Sarabnno gli accertamenti medico-legale e gli irripetibili esami scientifici a raccontare chi è quell’uomo. In attesa di nuovi ed importanti riscontri scientifici e biologici, inquirenti e magistratura sfogliano la lunga lista degli scomparsi. Uomini, di ogni età, di ogni condizione sociale e di differenti provenienza geografiche, spariti, all’improvviso. Inghiottiti dal mistero e di cui nessuno sa più nulla. La C’è, ad esempio, Ilie Horea. E’ un polacco. Con chissà quale storia alle spalle. L’uomo, di cui oltre al nome, si sa ben poco, è sparito, misteriosamente, nel nulla. L’ultima volta che fu visto, era all’interno dell’ospedale. C’era finita, in seguito ad un malore. Venne tenuto sotto controllo e monitorato, in attesa di nuovi accertamenti. Poi, però, raccontano i registri dell’Annunziata, sentendosi meglio, decise di vestirsi e di lasciare la stanza. Anticipatamente. Anche contro il parere dei medici. Era il 26 gennaio. Horea, sparì, lasciando come traccia di se, solo un borsello, una carta di credito e un caricabatteria. Anche di Jacek Gregoerz Rojek, detto Giacomo, anche lui dall’età incerta, senza fissa dimora, si sono perse le tracce. Da tempo. Ma, di nomi, ce ne sono ancora tanti. Tutti “fantasmi”. Di cui non si sa nulla. Solo le impronte dentarie, le tracce biologiche e quel che resta della “catena” del Dna, dirà di chi è il cadavere nel fiume.

Carmine Calabrese