Depuratore Coda di Volpe. I cittadini rispondono all’assessore Ziccarelli

“Noi siamo puliti anche se paghiamo un prezzo sporco e maleodorante, ricco solo di aria, terra e suolo non rispettati da anni”

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    Gentile Assessore Ziccarelli,

    sono rappresentante dell’Associazione Crocevia e lei sa quante volte ho cercato di interloquire seriamente con l’amministrazione comunale di Rende e non solo. Rappresento tante famiglie che vivono quotidianamente gravi disagi e mi dispiace che lei non sia venuto a sostenere quelle donne vestite a lutto che hanno gridato di non dimenticare i nomi dei loro cari.

    Io sono dell’opinione (e la mia professione me lo obbliga) che si può dire quello che si vuole quando si è nella verità. A lei non devo dimostrare nulla, alla mia coscienza si!

    Chi ha memoria storica e comprende, non ha bisogno delle nostre trattazioni virtuali perché le discussioni si fanno dal vivo e mi dispiace che abbia usato le virgolette per manifestazioni spontanee perché lei non c’era e perché non le permetto di alludere a niente e a nessuno. I cittadini non sono in campagna elettorale e sanno anche che “… i fatti non sono mai al sicuro nelle mani del potere…” (Giuseppe D’Avanzo). Noi siamo puliti anche se paghiamo un prezzo sporco e maleodorante, ricco solo di aria, terra e suolo non rispettati da anni e che continuano a essere mira di traffici che non ci convincono.

    In merito al “documento ufficiale riguardo l’inceneritore di rifiuti solidi urbani sito nel Comune di Rende” che lei sottolinea sia l’unico in possesso del Comune di Rende, vorremmo portare alla sua conoscenza il contenuto nell’Ordinanza Commissariale n. 1185/2000 di cui pubblichiamo le conclusioni. Pubblichiamo, inoltre, immagini relative alla realizzazione della discarica 2B nella quale si evince l’interramento delle ceneri dell’ex inceneritore e si precisa che l’Associazione Crocevia non ha mai definito tali rifiuti come “pericolosi” ma si è sempre limitata a evidenziarne la presenza. (cfr. all. R1 e foto)

    In merito alla sua affermazione “che non risultano, ad oggi, progetti per il raddoppio dell’impianto, impianto che ,come sapranno i cittadini, è gestito dal Consorzio Valle Crati” pubblichiamo stralcio del documento che dovrà essere esaminato da apposita commissione entro fine anno e in caso di approvazione i lavori partiranno a fine 2019. (cfr. all. R2)

    Inoltre, nel progetto si legge che i milioni di euro destinati all’ammodernamento interno dell’impianto non sono 4 milioni di euro ma 7.

    Puntualizziamo infine, che i cittadini oltre a dover sapere della situazione di sequestro giudiziario in cui si trova attualmente il depuratore consortile devono sapere anche che Custode Giudiziale dell’impianto sotto sequestro è lo stesso Presidente del Consorzio Valle Crati, avv. Maximiliano Granata.

    Tanto si doveva a precisazione della sua nota.

    L’Associazione Crocevia tutta

     

     

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