Provincia, Sapia chiede al prefetto Galeone di convocare un tavolo istituzionale

Il motivo? Le pesanti difficoltà economiche. Dipendenti senza stipendio da un po'

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    COSENZA – Il deputato M5s Francesco Sapia ha scritto al prefetto di Cosenza Paola Galeone per chiedere “la convocazione in tempi brevi di un tavolo istituzionale sulle pesanti difficoltà economiche della Provincia di Cosenza”, i cui dipendenti, peraltro, è scritto in una nota, “non hanno ancora ricevuto lo stipendio dello scorso agosto”. Nella lettera Sapia ha ricordato una recente, finora inascoltata richiesta di Rsu della Provincia di Cosenza al suo presidente Franco Iacucci, volta “a meglio comprendere la situazione deficitaria delle casse dell’ente” e a “capire quali siano state le condizioni che hanno determinato il ritardato pagamento degli emolumenti dovuti ai dipendenti” e che cosa gli stessi debbano ancora attendersi per i mesi a venire. Contestualmente il deputato 5stelle – che ha indirizzato la sua lettera pure al procuratore di Cosenza Mario Spagnuolo, e per conoscenza anche ai ministri della Giustizia e dell’Economia, Alfonso Bonafede e Giovanni Tria – ha chiesto al procuratore di Cosenza “di voler riaprire o definire le indagini” relative all’inchiesta – avviata su esposto dei parlamentari M5s Dalila Nesci, Laura Ferrara, Nicola Morra, Paolo Parentela e Federica Dieni – sul presunto utilizzo privato dell’officina del centro provinciale per la viabilità invernale ubicato a San Giovanni in Fiore. L’inchiesta, ha scritto Sapia, “sarebbe stata archiviata pure a seguito di indagini delegate alla Guardia di Finanza che, pare riguardanti anche soggetti molto vicini al governatore della Regione Calabria Gerardo Mario Oliverio, non avrebbero tenuto conto dell’inspiegabile presenza di numerosi autoveicoli terzi” in riparazione, circostanza di cui “esistono numerose foto pubblicate in rete”. Secondo Sapia, ci sono tre questioni fondamentali in ordine alla Provincia di Cosenza: “lo stato finanziario attuale; le modalità di gestione negli ultimi anni della presidenza Oliverio e in quelli successivi, pure caratterizzati dal mancato trasferimento alla Regione Calabria di dipendenti dell’ex Demanio provinciale, e la necessità di verificare se, riguardo alla vicenda dell’officina provinciale di San Giovanni in Fiore, le già esigue risorse dell’ente siano state o vengano in parte utilizzate per illeciti scopi privati, come sembrano indicare molte, troppe immagini eloquenti diffuse sul web”.

     

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