Franco Gabrielli a Cosenza per il centenario della Questura CON VIDEO

Il capo della Polizia presente alla cerimonia, ha ricordato Nicola Calipari

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    COSENZA – Si sono svolti stamattina al teatro Alfonso Rendano i festeggiamenti per i 100 della Questura di Cosenza. Presente Franco Gabrielli, capo della Polizia accompagnato dal questore Giovanna Petrocca che ha fatto gli onori di casa. In platea, il prefetto di Cosenza Paola Galeone, il sindaco Mario Occhiuto, i primi cittadini di molti dei comuni della provincia di Cosenza e tutte le autorità civili, militari ed ecclesiastiche. Per l’occasione Poste Italiane ha realizzato un annullo filatelico recante la dicitura “1919-2019 Questura di Cosenza “Cento anni di legalità” – 26.2.2019 – 87100 Cosenza Veneto”. Ad apporre il primo timbro è stato proprio il capo della Polizia al suo arrivo al teatro. Una lunga cerimonia, cui hanno contribuito l’orchestra del Liceo musicale Lucrezia della Valle, diretta dal Maestro Francesco Mazzei, del coro della polizia di stato e del gruppo folkloristico di San Sosti e caratterizzata dal ricordo del funzionario di polizia Nicola Calipari, ucciso durante la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena.

     “Una celebrazione che ho apprezzato per il coinvolgimento delle comunità, perché si è soliti dire che la storia della polizia è la storia di governo, ed è vero, ma noi siamo servitori dello stato, sottoposti soltanto alla legge e viviamo principalmente per le comunità a cui siamo stati assegnati e la cui sicurezza c’è stata affidata. Ecco perché è fondamentale aver messo al centro di questa giornata le eccellenze di questo territorio, ricco di potenzialità, e i nostri caduti, come Nicola Calipari che hanno dato la vita per portare a termine il loro compito”. Lo ha detto il capo della Polizia Franco Gabrielli, a Cosenza a conclusione della cerimonia per il centenario della Questura di Cosenza, nel teatro cittadino “A. Rendano”. “La Calabria – ha poi aggiunto il capo della Polizia Gabrielli, parlando con i giornalisti a margine dell’evento – ha enormi criticità sotto il profilo della sicurezza, non fosse altro perché esprime una delle organizzazioni più efferate del sistema criminale mondiale.

    Ormai la ‘ndrangheta ha soppiantato moltissimi cartelli criminali nel mondo, ha forti radicamenti in questo territorio, ma anche con il resto del paese. Quindi affrancare questo territorio da questa morsa criminale e da logiche che non appartengono alla vita democratica di un paese, penso sia il nostro imperativo. La mia presenza qua, in più occasioni, dimostra l’imperativo di voler riaffermare la legalità”. Durante la giornata, un momento dedicato a Nicola Calipari, la ricostruzione di un caso di omicidio avvenuto in città e l’esibizione dei costumi tipici locali. “La Calabria è ricca di eccellenze e da qui, secondo me, bisogna ripartire per un riscatto, perché troppo spesso vengono messe in evidenza solo le criticità. Per fortuna esiste un’altra Calabria e per questa bisogna lavorare” ha concluso Gabrielli. Durante la cerimonia è stata consegnato un riconoscimento ad Attilio Blasi Nevone, appuntato scelto delle guardie di pubblica sicurezza, 104 anni. Al termine della cerimonia Gabrielli ha poi visitato una mostra fotografica sulla storia della questura di Cosenza allestita nel vicino Museo delle Arti e dei Mestieri.

    Mafalda Meduri

    foto di Francesco Greco

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