Appalti a Cosenza: indagati Adamo, Oliverio ed Occhiuto

Venti persone sotto indagine. Nel mirino le gare per la costruzione del nuovo ospedale, della metropolitana e del museo di Alarico

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    Associazione a delinquere, è questa l’ipotesi alla base dell’inchiesta della procura di Catanzaro che coinvolge la politica calabrese e il governatore Mario Oliverio. Insieme a lui, altri 19 avvisi di garanzia per questo ed altri reati, dalla turbativa d’asta alla corruzione, sono stati recapitati nelle ultime ore a tecnici e politici, fra cui Nicola Adamo, ex consigliere regionale e vice presidente della Giunta e al sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, candidato alla presidenza della Regione. Al centro delle indagini, tre progetti: la metro-leggera di Cosenza-Rende, il nuovo ospedale della città e il Museo di Alarico. Secondo le accuse, i primi due appalti sarebbero stati viziati da una serie di turbative d’asta, frodi nelle pubbliche forniture ed episodi di corruzione, anche grazie a “uomini di fiducia” che l’ex consigliere Adamo sarebbe riuscito a inserire all’interno dell’amministrazione.

    Oliverio e Adamo, si afferma nell’avviso, sono promotori di un’associazione per delinquere finalizzata a “commettere una serie di delitti contro la Pa”. Oliverio è ritenuto “il referente politico istituzionale degli associati, nonché degli amministratori pubblici e degli imprenditori in ordine agli sviluppi delle procedure di gara pubbliche bandite dalla Regione e di interesse dell’associazione, nonché alle vicende politiche ed istituzionali correlate alle stesse” Inizialmente contrario al progetto Metro, Occhiuto avrebbe barattato il proprio assenso con la promessa di finanziamenti per il Museo di Alarico già oggetto, rilevano gli investigatori, “di una gara d’appalto illegittima”. Nell’inchiesta, Mario Occhiuto è anche parte offesa. Uno dei capitoli, infatti, riguarda anche le presunte manovre che avrebbero condizionato il suo primo mandato, naufragato in seguito alle dimissioni anticipate di numerosi consiglieri comunali.

    I destinatari dell’avviso di garanzia sono: Mario Oliverio, 66 anni, presidente della Regione Calabria; Nicola Adamo, 62 anni, ex consigliere regionale; Luigi Incarnato, 64 anni, commissario della Sorical, la società di gestione delle risorse idriche regionali; Mario Occhiuto, 55 anni, sindaco di Cosenza; Luca Morrone, 41 anni; Luigi Giuseppe Zinno, 65 anni; Giuseppe Lo Feudo, 64 anni; Pietro Ventura, 53 anni, Rocco Borgia, di 75 anni; Antonio Capristo di 60 anni; Giuseppe Trifirò, 58 anni; Tito Nulli Berti di 63 anni; Santo Marazzita di 56; Pasquale Gidaro di 52; Arturo Veltri, di 37 anni; Giulio Marchi di 69 anni; Armando Latini 65 anni; Giovanni Forciniti di 55; Fortunato Varone di 42; Eugenia Montilla, di 56 anni.

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