Coronavirus: flessibilità per dipendenti pubblici

Il Governo sta cercando di risolvere tutte le problematiche che insorgono dall'emergenza del Coronavirus. Anche le gite annullate saranno rimborsate

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    Dopo l’incontro in Prefettura che ha chiarito molti punti su cui ancora si nutrivano dei dubbi relativi al Coronavirus proseguono le informazioni ufficiali relative all’emergenza che in questi giorni sta affrontando il nostro Paese.

    Aumentano i contagiati inItalia che salgono a 374e le regioni coinvolte (la Lombardia registra 258 casi, Veneto 71 casi, Piemonte 3, Lazio 3, Liguria 3, Marche 1 e Bolzano 1), le vittime italiane sono arrivate a 12, ma le risposte del Governo alle domande che costantemente dagli interessati vengono rivolte attraverso gli organi di informazione trovano una puntuale risposta.

    Sappiamo già che in Calabria chi arriva dalle “regioni rosse”, questo lo hanno ribadito il prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino e il dirigente della Regione Calabria Antonio Belcastro, deve mettersi in contatto con le autorità attraverso il numero 800.79.79.79 e comunicare il proprio stato di salute, se è stato in contatto con persone postitive al test valutando una quarantena controllata o un autoisolamento.

    Per la pubblica amministrazione si pensa a telelavoro e flessibilità

    I dipendenti pubblici e quanti operano presso amministrazioni pubbliche che provengono dalle zone colpite dall’emergenza Coronavirus e o che abbiano avuto contatti con persone provenienti da quelle aree “sono tenuti – stabilisce la direttiva firmata dalla ministra della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone – a comunicare tale circostanza all’amministrazione”.

    La pubblica amministrazione, inoltre, prediligerà “modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa”, favorendo chi ha patologie, i pendolari e quelli su cui grava la cura dei figli. Invito a “potenziare il ricorso al lavoro agile”. Anche per convegni e riunioni viene raccomandata la “modalità telematica”.

    Stop gite per Coronavirus: previsto un rimborso

    Per quanto riguarda le gite scolastiche, invece, che sono state sospese, anche in questo caso l’esecutivo sta lavorando per evitare disagi alle famiglie. “I genitori verranno rimborsati ma anche le agenzie hanno bisogno di una risposta“. Lo ha assicurato il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina a Radio 24 parlando della questione dei soldi versati dalle famiglie per i viaggi di istruzione dei figli cancellati a causa del coronavirus. Azzolina ha parlato di un possibile “decreto ad hoc”.

    “Speriamo che a partire dal 16 marzo si possa anche ricominciare ad andare in viaggi di istruzione, dipende dalla situazione epidemiologica delle prossime settimane”, ha aggiunto.

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