Battesimo per l’associazione “Pescatori di Cetraro”

CETRARO (Cs) - Più vicina l’apertura del Centro Ittico. Il sindaco Aita: “Dopo l’operazione Frontiera nuovo clima di fiducia verso lo Stato”

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    Cetraro (Cs) – È stato compiuto un nuovo e importante passo verso l’apertura del Centro Ittico di Cetraro. Sono, infatti, stati presentati lunedì mattina dal presidente Valerio Piazza, presso l’Agenzia delle Entrate di Paola, lo Statuto e l’Atto costitutivo dell’Associazione “Pescatori di Cetraro”, alla quale, come è noto, nelle scorse settimane, nel corso di un Consiglio comunale straordinario convocato ad hoc, sono stati concessi, in comodato gratuito e in modo provvisorio e temporaneo, i locali dello stesso Centro ittico,che è ubicato sul Porto peschereccio di Cetraro. Il tutto fino alla chiusura della procedura di gara pubblica che riguarderà a breve la struttura e dopo che la stessa Associazionesi è impegnata a sottoscrivere con la Prefettura di Cosenza il Protocollo d’intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazioni della criminalità organizzata. Il Consiglio direttivo dell’Associazione è composto da Valerio Piazza, che ricopre, come già sottolineato, il ruolo di presidente, dal vicepresidente Daniele Pifano, dal segretario Rosalba Tricarico e dai dirigenti Luigi Corrao, Domenico Iorio, Santo Iorio, Guido Iorio, Simone Piazza, Roberto Di Profio, Francesco Piazza, Marco Piazza e Sergio Settecerze. Ricordiamo, a proposito dell’alto valore simbolico degli atti appena compiuti dall’Associazione “Pescatori di Cetraro”, le parole che il sindaco di Cetraro, Angelo Aita, pronunciò proprio nel corso del citato Consiglio comunale. “Dopo l’operazione “Frontiera” – sottolineò, infatti, il primo cittadino cetrarese in quella assise comunale – è aumentata, dopo tanti anni, la fiducia nelle istituzioni cittadine e nello Stato. Si è come sprigionata una nuova libertà, che ha permesso di pensare che, forse, oggi, anche nel nostro territorio è possibile crearsi un futuro. Questo è avvenuto soprattutto nella categoria dei nostri pescatori, grazie anche al contributo decisivo e fondamentale di don Ennio Stamile, referente regionale di “Libera”, a questa causa. L’operazione “Frontiera” non ha certo risolto il problema della delinquenza, ma, senza alcun dubbio, ha creato un clima di fiducia verso di noi e verso lo Stato. I pescatori, infatti, hanno deciso di costituirsi in Associazione, hanno deciso di scommettere su loro stessi e noi li sosterremo in ogni modo. Vogliamo iniziare un nuovo percorso comune e, soprattutto, vogliamo far sì che, così come negli anni ’60, il pesce si possa vendere sul Porto. Tutto ciò, dopo anni bui, come si comprenderà è per la nostra città estremamente simbolico e importante. Questo è il segnale che la città vuole e deve dare, affinché la fiducia creata venga convogliata nei giusti binari e si “accompagnino” i nostri giovani a costruire il loro futuro in questa città”. (Clelia Rovale)

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