Mendicino. ‘Sport in Classe’, un progetto che funziona

Hanno partecipato venti classi dei tre plessi di Mendicino Centro, Tivolille e Rosario, coinvolgendo 333 alunni

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    Per  l’ottavo anno consecutivo, all’Istituto comprensivo di Mendicino, si è svolto il progetto “Sport di Classe”, promosso e realizzato dal Ministero dell’Istruzione,  Università e Ricerca e dal Coni, Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Il progetto nasce con l’obiettivo di favorire la consapevolezza dell’importanza dell’educazione fisica e sportiva sin dalla scuola primaria.

    Grazie  al progetto “Sport di classe”, gli insegnanti  di educazione motoria sono affiancati dai “tutor sportivi”. Queste nuove figure professionali permettono una maggior qualità nell’offerta formativa, svolgendo alcune ore didattiche con i bambini delle classi aderenti ed altre dedicate al sostegno della programmazione.

    La manifestazione finale si è svolta venerdì 26 maggio presso il campo  sportivo comunale  di Mendicino “Giovannino De Luca”. A marzo, invece, si era tenuto il primo evento previsto dal progetto,  i “Giochi di Primavera”. Al termine della kermesse, che si è rivelata una vera e propria festa del sano agonismo e della condivisione, si è tenuta la consegna degli attestati a tutti i ragazzi partecipanti.

    “Al nostro istituto – ha affermato il dirigente scolastico Assunta Morrone – è stata confermato anche quest’anno, quale tutor sportivo, Deborah  Reda  per  le venti classi dei tre plessi di Mendicino Centro, Tivolille e Rosario, coinvolgendo ben 333 alunni e l’intero corpo dei docenti di Educazione Motoria. Sport di Classe – ha sottolineato – rappresenta un progetto positivo e che funziona, dal quale emerge che lo sport è valore, educazione, rispetto. Ideali che devono essere radicati fin dalla tenera età di ogni bambino. Abbiamo aderito al progetto perché la collaborazione con i tutor si è rivelata proficua e, soprattutto, perché è stato notevole il gradimento delle attività da parte dei bambini. Si auspica che la collaborazione con il CONI possa proseguire anche il prossimo anno, coinvolgendo  tutte le classi dalla 1ª alla 5ª per l’intero anno scolastico, e promuovendo l’adozione delle due ore settimanali di educazione fisica.”

    “Sport di Classe rappresenta anche un percorso importante per stimolare i bambini ad una riflessione sui valori educativi dello sport – ha aggiunto il delegato provinciale CONI Francesca Stancati – Ogni anno il Coni Nazionale propone un progetto che coinvolge tutte le materie, che quest’anno è stato incentrato sul “Fair Play in gioco”.

    I tutor sono stati coinvolti in un percorso formativo di nove ore, realizzato dalla Scuola dello Sport del Coni Calabria, in collaborazione con il Comitato Paraolimpico, essendo alta l’attenzione alla disabilità ed all’inclusione di bambini con difficoltà motorie e cognitive.

    “Gli alunni sono stati  impegnati in esibizioni ginnico – sportive e percorsi  motori   per imparare ad essere più agili e scattanti, e magari campioni, ma senza perdere il contatto con ciò che fa dello sport un seme di cultura e libertà – ha affermato l’assessore alla Pubblica Istruzione  Irma Bucarelli –  ossia l’integrazione, il rispetto, l’osservanza di quelle norme non scritte che si chiamano fair play. Lo svolgimento di questa festa permette di creare anche un’alleanza educativa tra scuola, famiglia e territorio”.         

    “Oltre ad aver affiancato la docente durante le ore di educazione fisica – ha precisato Deborah Reda, referente del progetto Sport di classe –  ci sono stati momenti di scambio di conoscenze e proposte con le docenti, finalizzate al miglior coinvolgimento possibile degli alunni. Gli esercizi e i giochi proposti sono stati modulati a seconda dell’età. Lo scopo è stato quello di colmare eventuali lacune motorie, sfruttando le fasi sensibili dell’apprendimento. Per questo ci si è concentrati molto sugli schemi motori di base, soprattutto per le classi seconde e terze, mentre per le quarte e le quinte si è orientato il lavoro verso la formazione di una mentalità  motoria, al fine di far  trovare autonomamente ai bambini soluzioni pratiche in modo veloce. Le classi hanno risposto bene al progetto ed i bambini sono stati molto collaborativi e fantasiosi, migliorando anche dal punto di vista motorio”.

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