A Marcellina presentazione di un corto e di un libro

Immigrazione e cancro questi i temi trattati che solo apparentemente sono distanti

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    Due temi solo apparentemente diversi: immigrazione e cancro. Apparentemente, perchè nella realtà sono entrambi cose che spezzano vite, le mettono a dura prova, danno il senso di un “prima” e di un “dopo”. Inoltre, devono competere con l’indifferenza, l’ignoranza, il pregiudizio. Se ne è parlato ieri sera a Marcellina, nel corso di una serata speciale in quanto rappresentava la prima di due opere, un cortometraggio sul razzismo, un libro sulla storia vera di una donna ammalata di cancro. Il corto, amatoriale nelle dichiarazioni ma professionale nel prodotto, è stato realizzato da Giuseppe Aloise e scritto da Fernanda Grosso; si è avvalso di attori del posto, che si sono divertiti mettendosi in gioco, in particolare il protagonista Ibrahima Ly, originario del Senegal. Un video che fa riflettere e focalizza l’attenzione sui pregiudizi e gli stereotipi che troppo facilmente conducono a soluzioni o posizioni sbrigative e superficiali rispetto a un problema, che tale non sarebbe se si sgomberassero un attimo gli occhi e si fermassero a considerare una sola cosa nell’altro, la sua Humanitas, appunto. Dall’altro verso, il cancro, al quale la protagonista della storia, Adelaide Vuono, ha deciso di dare il suo vero nome e guardarlo in faccio con fierezza. Adelaide lo racconta nel suo libro dal titolo “Un inquilino di troppo”, un ospite indesiderato ma con il quale ha deciso di imparare a convivere. E proprio per questo è ancora qua a darci la sua testimonianza con il sorriso e il coraggio di chi ha attraversato il dolore e lo ha trasformato in altro. Nelle pieghe delle due testimonianze il pubblico numerosissimo è stato accompagnato con la necessaria delicatezza dalla giornalista Francesca Lagatta, coadiuvata dall’assessore Emanuela Dito e il parroco don Paolo Raimoni. Alla fine, applausi, tanta commozione e la consapevolezza che l’ospite, sia esso un immigrato o un cancro, vada conosciuto per quello che è e proprio da lì ricominciare un nuovo cammino insieme.

    Tania Paolino

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