‘Rivogliamo il servizio di odontoiatria speciale’

A gridarlo con forza l’associazione “Mamme indispensabili”. Le prestazioni ospedaliere sono bloccate da nove mesi

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    Si è tenuto stamane, presso l’ospedale di Cetraro, la protesta pacifica organizzata dall’associazione di volontariato “Mamme indispensabili” per capire i motivi, da parte delle istituzioni competenti, della perdurante chiusura del servizio di odontoiatria speciale attivo presso lo stesso nosocomio, destinato, come è noto, a pazienti non collaboranti e disabili, chiuso ormai da nove mesi, e per lanciare, altresì, un accorato appello, affinché venga riaperto al più presto. La protesta di questa mattina è stata annunciata, nella giornata di ieri, dalla stessa presidentessa dell’associazione organizzatrice, Stella Marcone, attraverso una lettera inviata al sindaco di Cetraro, Angelo Aita. L’associazione no-profit “Mamme indispensabili”, nata nel novembre del 2013 a Fuscaldo per tutelare i diritti delle persone con disabilità, si batte da anni per mantenere attivo questo servizio di odontoiatria speciale attivo presso l’ospedale cetrarese, destinato, come già messo in evidenza, proprio a pazienti non collaboranti e disabili, vale a dire a bambini e adulti con disabilità e handicap o affetti da patologie acute e croniche invalidanti. L’associazione, pertanto, in collaborazione e sinergia con i genitori di bambini e ragazzi diversamente abili del territorio, con questa protesta pacifica vuole nuovamente portare all’attenzione delle istituzioni e dei cittadini quanto sta succedendo da ormai nove mesi a questa parte. Il servizio di odontoiatria speciale, che per anni ha garantito prestazioni altamente qualificate sia nei confronti di ragazzi con disabilità, che di cittadini a rischio socio-ambientale ed economico (una realtà, dunque, importante ed efficace), è, infatti, chiuso, come già sottolineato, da mesi, per motivi ancora non chiariti. Un tale disservizio crea, dunque, ai ragazzi e alle loro famiglie disagi notevoli, che solo chi vive le problematiche legate alla disabilità può comprendere.

    Clelia Rovale

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