‘Matematicamente…. Pensando’: non solo numeri

I docenti di matematica dell’Unical incontrano gli studenti del liceo scientifico di Cetraro

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    “Matematicamente… pensando”: questo il titolo di un intenso e significativo incontro che si è tenuto nei giorni scorsi nell’aula magna dell’istituto “Silvio Lopiano di Cetraro”, aula che è il cuore pulsante della scuola e del territorio, luogo di eventi, iniziative e dibattiti culturali di grande pregio. “La manifestazione, fortemente voluta dal dirigente scolastico del Lopiano, il professore Graziano Di Pasqua – hanno sottolineato i promotori, in una articolata nota – è stata il momento culminante di un rapporto culturale e umano che si protrae ormai da anni tra i docenti di matematica del liceo scientifico di Cetraro e i docenti del dipartimento di matematica dell’Unical. Alla stessa hanno preso parte i professori Colao, Muglia e Dell’Accio, che, coordinati dalla professoressa Paola Francesca Serranò e alla presenza degli altri docenti di matematica, hanno dato vita a interventi di particolare interesse per gli studenti delle classi quinte del liceo scientifico cetrarese”.

    “Le macchine calcolatrici, sebbene affidabili e di grande supporto per la ricerca matematica, hanno sempre bisogno del controllo umano”: queste le parole del professore Muglia – continua la mota – che, in particolare, nel corso della stessa manifestazione, ha dimostrato, numeri alla mano, i limiti di un uso dei calcolatori che non preveda la supervisione dell’uomo. Problemi e modelli matematici applicati alla medicina sono stati, invece, il punto di forza dell’intervento del professore Colao, che ha sapientemente reso evidente come la matematica, insostituibile ormai nella diagnosi e nella corretta configurazione della terapia medica, può anche dimostrare tesi assurde, come, ad esempio, il rapporto tra la vaccinazione e l’autismo, se dietro la ricerca di formule e modelli matematici non c’è l’etica professionale del ricercatore.

    Di particolare coinvolgimento anche l’intervento del professore Dell’Accio, che, a sua volta, ha messo a fuoco un nodo fondamentale per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio. Attraverso le sue parole, infatti, fulcro della riflessione è stata l’Unical, l’Università della Calabria, centro di formazione culturale, ma soprattutto volano dello sviluppo della nostra regione e trampolino di lancio per i giovani calabresi. Intenso l’invito rivolto agli studenti ad apprezzare e a cogliere le opportunità della propria terra, trovando il coraggio di investire le proprie risorse intellettive rimanendo in Calabria, territorio splendido e luogo di un retaggio culturale assai antico che trae le sue origini nella civiltà magno greca”.

    Infine, mettendo in evidenza l’esperienza, in questa ottica, proprio di un brillante studente del liceo scientifico di Cetraro, nella nota si sottolinea: “Questo è quanto dimostra l’esperienza del giovane Christopher Cetraro, studente del V liceo scientifico, che ha deciso di spendere la sua intelligenza e le sue energie proprio nell’ateneo calabrese, presso il quale ha già superato il Tolk, assicurandosi uno dei settantacinque posti disponibili per chi decide di affrontare le sfide degli studi della matematica e soprattutto le sfide di un futuro che abbia come base una formazione “made in Calabria”. Non solo formule, modelli matematici, quindi, motivo di riflessione nell’Aula magna dei licei di Cetraro, ma soprattutto lo spirito, i sentimenti, l’etica umana che stanno dietro ai numeri e che hanno tenuto gli studenti incollati alle sedie e con gli occhi puntati verso la lavagna multimediale, ricca di simboli matematici, ma anche di tanti sogni e progetti per il futuro”.

    Clelia Rovale

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