Operai senza stipendio da cinque mesi

Sono gli operatori ecologici della ditta Falzarano che si occupa della raccolta rifiuti a Belvedere Marittimo. La Cgil si rivolge al prefetto

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    Se non verranno pagati entro ferragosto, saranno passati altri 5 mesi senza stipendio per gli operai ecologici della ditta Falzarano, che si occupa della raccolta differenziata nel comune di Belvedere Marittimo. La tensione è massima ma occorre mantenere la calma, in un periodo in cui lo sciopero e ogni altra forma di lotta diretta sono da scongiurare. Gli operai, infatti, stanno dimostrando di essere responsabili più degli stessi amministratori sia quelli comunali che quelli della ditta, assicurando il servizio ai cittadini e ben sapendo anche che, se si fermassero ora, probabilmente qualcosa l’otterrebbero. Ma il rischio per loro sarebbe la denuncia o la precettazione, per la popolazione invece un disagio che aggraverebbe la già difficile situazione provocata da questo caldo torrido: i rifiuti dovrebbero essere tenuti dentro le case oppure collocati sulle strade, a formare cumuli pericolosi per la salute e antiestetici. Vincenzo Casciaro, Cgil, segue da tempo la vertenza e oggi si trova a dover fronteggiare un’emergenza per niente facile, essendo la parte sociale che deve tentare di trovare una mediazione tra ditta, Comune e lavoratori. Gli operai si rivolgono a lui per spronarlo, per domandare, per raccontare i problemi di famiglia. Ma il sindaco Granata, il vicesindaco Spinelli, il titolare della ditta Lana, l’Ufficio ragioneria sono irraggiungibili al telefono, è impossibile incontrarli e parlarci. Al sindacalista non è rimasto altro che scrivere al Prefetto, mettendolo a conoscenza della situazione e chiedendogli di intervenire, affinchè “le autorità preposte si risveglino dall’ignavia”, ha commentato Casciaro. La soluzione ci sarebbe, il Comune cioè dovrebbe anticipare i pagamenti o una parte di essi, come ha già fatto. Ma stavolta pare che questa strada non venga riconsiderata. Intanto i 17 operai ecologici e le rispettive famiglie stringono i denti e la cinghia, come si suol dire, andando avanti con enormi sacrifici. In alcuni casi, temono il distacco della luce e del gas, di non poter pagare il finanziamento o la rata della macchina. L’estate è la stagione delle ferie e della spensieratezza, anche per i figli di operaio. Ma, a quanto pare, a qualcuno questo particolare sfugge, non riuscendo a immedesimarsi abbastanza. L’importante è che il paese sembri in ordine e pulito. Poi, come sia mantenuto in questo stato, poco importa.

    Tania Paolino

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