‘Subito provvedimenti per fiumi tombati e adozione dei Piani comunali di Protezione civile’

Lo scrive il responsabile WWF “Calabria Citra” del Tirreno cosentino, Massimo Converso, in una lettera indirizzata a Carlo Tansi eai responsabili Ambiente regionali

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    Il responsabile del WWF  “Calabria Citra” del Tirreno cosentino, Massimo Converso, di Bonifati-Cittadella del Capo, ha inviato, ieri, una lettera al dirigente della Protezione civile della Regione Calabria, Carlo Tansi, all’assessore regionale all’Ambiente, Antonella Rizzo, e al presidente della Commissione regionale Ambiente, Domenico Bevacqua, in occasione dell’anniversario della strage di disabili avvenuta, anni fa, in un campeggio della nostra regione, per mettere in evidenza problematiche ataviche del territorio e invocarne soluzioni urgenti.

    “Nessun provvedimento vincolante per pericoli derivanti da fiumi tombati  e dalla inesistenza di Piano comunali di Protezione civile – ha, infatti, scritto Massimo Converso, nella sua lettera – Si aggiunga il sotto-utilizzo dei volontari delle Associazioni di Protezione civile come vigili urbani aggiunti per sagre e feste patronali. Abbiamo apprezzato l’intervento del dirigente Tansi in merito alla poca professionalità e alla strumentalità di tante sedicenti Associazioni di Protezione civile e viceversa ci preme sottolineare che molte di esse vorrebbero impegnarsi in autentici piani permanenti di informazione,  prevenzione e salvaguardia del territorio, ma in realtà vengono, nella maggior parte dei casi, utilizzate come squadre di vigili urbani aggiunti per sagre e feste patronali”.  Secondo Converso, pertanto,

    “Il vero monito ci sembra debba essere rivolto alla grande maggioranza dei sindaci calabresi, che non hanno predisposto alcun piano di Protezione civile e che continuano imperterriti nel  consumo del territorio, ovvero nella concessione di licenze edilizie in ogni dove, obbedienti a quello che sono i veri grandi elettori della grande maggioranza dei Comuni, ovverosia le imprese edili e gli Studi tecnici ad esse collegate (con le doverose eccezioni per le une e per gli altri). A nulla è valso il monito che il Cnr già da anni ha rivolto nella propria relazione scientifica sui fiumi calabresi”.

     “Il WWF – ha aggiunto Converso –  prende atto, quindi, che ancora la Regione Calabria non ha operato senza remore politiche verso i Sindaci, facendo applicare con severità quanto esplicitamente richiesto dal Cnr. Chiediamo alle SS.VV.  di avere immediatamente accesso all’elenco di quei Comuni del Cosentino  che abbiano presentato alla Regione Calabria i piani di Protezione civile e altresì che il dirigente Tansi e l‘assessore Rizzo prendano severissimi provvedimenti sanzionatori verso i Comuni inadempienti. Quanti Uffici Tecnici comunali dei Comuni in queste ore di allerta (e prima con gli incendi) hanno risalito i Corsi dei fiumi o dato vita ai “Catasti Incendi” ? Riteniamo che siano, nella grande maggioranza, piuttosto impegnati nelle ennesime lottizzazioni,  con annesse tombature dei corsi d’acqua, per poi dar vita alle edificazioni negli alvei degli stessi. Si pensi alla follia di ostinarsi, invece che alla sua demolizione, a chieder fondi ancora per l’Idroaeroporto nel letto del Fiume Lao a Scalea o a chiedere ulteriore denaro per il pazzesco  Portaccio di Amantea (causa di una mega-erosione costiera) o per quello gigantesco da realizzare a  Paola. Quante vite umane dovrà ancora costare questa irresponsabilità della grande maggioranza dei sindaci calabresi nella Regione con il più grande perimetro costiero e quindi di corsi d’acqua su di esso ? Si resta in attesa di cortese, urgente riscontro scritto da parte delle SS.VV. e di esser convocati all’uopo in Commissione assieme agli specifici tecnici del CNR”.

    Clelia Rovale

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