‘La Presila paura non ne ha’

Nota del Comitato Ambientale Presilano dopo l'annuncio di una querela da parte di Arpacal

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    “Leggiamo da un comunicato di Arpacal che l’ente che dovrebbe tutelare l’ambiente avrebbe incaricato dei legali per querelare il Comitato Ambientale Presilano”. Dicono i rappresentanti del Comitato Ambientale Presilano dopo il comunicato inviato dall’Arpacal ieri in cui si accusavo lo stesso comitato di aizzare con i propri la popolazione contro l’Agenzia ambientale regionale.

    “Il CAP risponde – continua la nota – che è pronto a far valere davanti ai giudici le ragioni delle popolazioni presilane e che Arpacal dovrà rispondere di falso ideologico per aver mentito allorquando ha comunicato che il problema odorigeno provocato dall’impianto della MiGa era risolto”. “Ieri il Governatore Oliverio ha dichiarato che: “se non cambia la burocrazia non muore la Calabria, si sappia molto bene che muore una parte della burocrazia”.

    “Lo invitiamo – prosegue il Comitato che si batte per mantenere chiusa la discarica di Celico e per la bonifica del sito – ad essere conseguente perché è inaccettabile che Arpacal non rispetti i compiti d’istituto.” Così come è incettabile che un ente regionale, finanziato con i contributi dei calabresi, aggredisca un comitato di liberi cittadini che a loro parere “si arroga la pretesa di rappresentare le popolazioni di un territorio” dichiarando che la “polemica squallida” è “finalizzata a mantenere alto il livello della tensione e, quindi, dell’attenzione, si badi bene, non più sulla vicenda ambientale ma su personaggi in evidente astinenza da presenza mediatica”.

    Il Comitato Ambientale Presilano – specificano i componenti del Cap – da anni lotta e propone soluzioni”. “Le osservazioni presentate dal CAP hanno contribuito al miglioramento del Piano Regionale – evidenziano – per la Gestione dei Rifiuti. Il CAP organizza corsi nelle scuole. Il CAP partecipa a pieno titolo alle riunioni e commissioni insieme alle istituzioni regionali. Il Comitato Ambientale Presilano ha una storia di difesa dell’ambiente che se fosse stata adottata anche solo in minima parte da Arpacal, la nostra regione avrebbe aria, acqua e suolo più puliti. Il CAP e i tecnici dei comuni di Rovito e Celico, nel sopralluogo del 12 settembre scorso, hanno richiesto la verbalizzazione di fatti e circostanze accadute, compresa l’apertura delle porte, cosa facilmente documentabile e della quale Arpacal dovrà dare conto davanti ai giudici”.

    “Arpacal – conclude il Comitato Ambientale Presilano – tenga ben presente che non saranno le minacce di querela a fermare una lotta di popolo in difesa della propria salute”.

    Nello stesso comunicato il Cap lancia tre slogan di solidarietà:

    #eadessoquerelatecitutti

    #anchiosonodelcomitatoambientalepresilano

    #ARPACALnonfaipaura

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