Riscossione tributi. Francesca Reda: ecco le scelte politiche fallimentari dell’amministrazione

Ai cittadini di Mendicino sono pervenute decine di diffide per il pagamento del Cosap

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    MENDICINO Le vicende di fine estate, scaturite dalla notifica nel periodo di ferragosto a numerosi contribuenti mendicinesi delle diffide ad adempiere per il pagamento del COSAP (Canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche) per gli accessi carrabili alla proprietà privata, ci forniscono lo spunto per meglio stigmatizzare le scelte politiche dell’attuale maggioranza di governo al Comune.

    La lotta all’evasione fiscale e tributaria dovrebbe essere obiettivo primario di ogni amministrazione seria e capace, deve attenersi a principi di equità e trasparenza in modo che il cittadino non si senta vessato e perseguitato. Invitiamo l’amministrazione Palermo ad una attenta e per una volta matura riflessione sulla situazione economica e finanziaria dell’Ente e delle famiglie mendicinesi – lo scrive in una nota il consigliere comunale Francesca Reda.

    La deliberazione numero 103/2016 del 25 ottobre 2016 della Corte dei Conti – Sezione regionale di controllo della Calabria sanciva l’appartenenza del Comune di Mendicino agli Enti strutturalmente deficitari e dava una serie di misure correttive agli amministratori per uscire dalla crisi. Solo nel 2018, a distanza di due anni, è stata avviata, su decisione dell’amministrazione Palermo, l’esternalizzazione del servizio Tributi, ma è evidente che si è partiti con il piede sbagliato. Già nel corso del consiglio comunale avevo votato contro, esternando il mio disappunto sulla decisione di affidare il Servizio Tributi a una società esterna: servizio che poteva tranquillamente essere gestito dal Comune che al suo interno ha già figure professionali e qualificate per svolgere tale compito. La maggioranza non ha mostrato capacità e competenze nell’indirizzare l’attività della Società concessionaria del servizio, permettendo la notifica di diffide di pagamento da adempiere agli inconsapevoli cittadini, senza pretendere una intensa attività di informazione propedeutica. È strano che i tre consiglieri di maggioranza del Partito Democratico non fossero a conoscenza della tassa recapitata agli ignari mendicinesi. Come mai non si è discusso di ciò all’interno della maggioranza? Perché coloro che hanno votato il provvedimento, ora chiedono l’annullamento degli atti notificati?

    Se il metodo usato sarà lo stesso anche per gli altri tributi, i cittadini si preparino ad un autunno caldo perché riceveranno raffiche di notifiche, di accertamenti, diffide, intimazioni per la tassa rifiuti, l’imposta sulla pubblicità, l’Imposta Municipale Unica.  Sarebbe stato necessario attivare da subito una campagna di sensibilizzazione in modo tale da mettere i cittadini nelle condizioni di regolarizzare la propria posizione in merito a tutti i tributi, usufruendo del ravvedimento operoso, che prevede sanzioni minime, certamente molto più basse di quelle applicate.

    L’amministrazione Palermo pensa di sanare così le casse comunali deficitarie? Noi saremo accanto ai cittadini vessati per sostenerli e per proteggerli dall’assalto fiscale, ben consci che un aumento della pressione fiscale disincentiva l’attività economica e quindi riduce il gettito fiscale in misura crescente. Combatteremo la spirale negativa e deficitaria che l’amministrazione Palermo, mettendo le mani nelle tasche dei cittadini e impoverendoli ulteriormente, vuole innescare.

    La legislatura sta ormai per finire, il nuovo anno vedrà i Mendicinesi impegnati nella scelta di una nuova amministrazione e siamo certi che sapranno scegliere liberi da ogni condizionamento e consapevoli dei danni provocati in cinque anni da Palermo & C. Agli Amministratori in carica rivolgiamo il nostro sincero invito a mettersi da parte e a fare autocritica: tutti i giusti e sacrosanti rilievi che le forze di minoranza sollevano, vengono sempre bollati come critiche sterili, cattiverie, pensieri negativi. La cittadinanza non tollera più atteggiamenti immaturi, incompetenza e superficialità. Mendicino ha bisogno di amministratori che lavorino tra la gente e per la gente. Non abbiamo bisogno di specchietti per le allodole e di megalomanie.

    Ora, ad esempio, che il Festival Radicamenti è terminato, cosa resterà alla città e ai cittadini? Resteranno soltanto i passi carrabili da pagare salatamente, le strade dissestate che verranno miracolosamente asfaltate qualche mese prima delle elezioni, la mancata concessione del bonus idrico alle famiglie bisognose per imperizia e incompetenza degli amministratori, i debiti accumulati dalla gestione dissennata degli ultimi quattro anni che hanno messo Mendicino sull’orlo del baratro. Noi e i Mendicinesi non ci stiamo!

     

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