Dietro le quinte di ‘Vittime di guerra’

Le impressioni della neoregista Italia Caruso

Più informazioni su


    Una rappresentazione teatrale che si staglia sullo sfondo di una drammatica storia locale, quella dell’eccidio ad Acquappesa di cinque militari ritenuti disertori. C’è attesa per questa prima di “Vittime di guerra” messa in scena dalla “Compagnia della rosa” che sarà presentata sabato sera, a partire dalle 21:00 presso l’Odeon di Paola e che le scuole di Acquappesa, Cetraro e Paola vedranno in anteprima nella mattinata. Un’attesa carica di emozioni non solo per la cittadinanza che ancora ricorda quell’evento tragico della fucilazione, ma anche per i componenti dell’associazione, come ci racconta la neo regista Italia Caruso, in fibrillazione per poter mettere finalmente alla prova le competenze acquisite con la laurea al Dams proprio sulla storia del teatro. Una prospettiva che le ha permesso di vedere in modo diverso e più consapevole la scena teatrale, che finora ha solcato come attrice. Impressioni che condivide con consenzainforma.it, ricordando il salto di qualità che in un anno ha portato l’associazione a cimentarsi in ruoli sempre più impegnativi sotto la guida di Giuseppe Sciacca, direttore artistico e autore anche di quest’ultimo testo drammaturgico. Una vera e propria passione per il teatro che ha coinvolto l’associazione, di cui è presidente Monica Lanza, e che Italia Caruso ci restituisce con particolare entusiasmo. «Abbiamo lavorato giorno dopo giorno, mese dopo mese senza stancarci per sei mesi consecutivi ed è già per me un grande risultato vedere come persone, che di mestiere fanno altro nella vita, siano capaci di trasmettere con tanto trasporto il testo scritto da Giuseppe Sciacca. Per raggiungere a questo risultato, che spero sia apprezzato dal pubblico, ho curato la regia nei particolari, lo stile recitativo, nell’intonazione e nel ritmo. Spero che venga riconosciuto l’impegno e la fatica che abbiamo investito in questi mesi perché – spiega la giovane regista – la soddisfazione più grande è quella di riuscire a comunicare valori storici e sentimenti facendo rivivere situazioni storiche calabresi, del nostro territorio, così come Giuseppe Sciacca è stato capace di emozionare noi con questo pezzo che, ogni volta che mettiamo in scena, rivela come sia stato curato ogni dettaglio». Un cast formato da 25 attori, due ballerini, una cantante, musiche dal vivo inedite, create da un artista locale, Domenico Iacovo. Semplicità, tenacia e professionalità sono i caratteri di questo gruppo nato per condividere tempo libero in allegria, maturato sul racconto di storie che narrano ingiustizie e le contraddizioni di una guerra che anche dopo l’armistizio non voleva finire. E qui la giovane regista Italia Caruso si sperimenta portando tecniche rappresentative di particolare impatto sul pubblico come il flashback capace di dilatare le profondità temporali della scena evocando situazioni lontane nel tempo.

    Francesca Rennis

    Più informazioni su