Troppi lavori pubblici danneggiano il commercio

È quello che pensa l’associazione commercianti. Che sta meditando di far causa al Comune

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    “Ci stiamo consultando con i nostri legali, per valutare in modo concreto un’azione legale nei confronti dell’amministrazione comunale, per i palesi mancati introiti che tutti noi abbiamo subito e stiamo ancora subendo derivanti dal perdurare di lavori pubblici a Cetraro centro”. Questo quanto dichiarato, con grande amarezza, durante un colloquio, dai rappresentanti dell’Associazione commercianti di Cetraro, esasperati per i lavori che hanno avuto inizio nello scorso mese di maggio e che stanno, in particolare, riguardando il corso principale del paese, via Lugi De Seta. I commercianti protestano, infatti, per i continui disagi che i lavori di riqualificazione hanno causato al commercio locale. Il dito puntato è, naturalmente, contro l’amministrazione comunale, rea di aver messo in esecuzione lavori nel periodo estivo, mettendo così inevitabilmente in ginocchio le attività commerciali. Tali lavori prevedono, come è noto, il rifacimento di tutti i sottoservizi e la pavimentazione, con lastre lapidee, di tutto il tratto stradale. Sono trascorsi ormai tre mesi da quando sono stati aperti i cantieri di questi lavori, che nelle intenzioni dell’amministrazione comunale dovrebbero servire a migliorare e promuovere il centro storico della città, favorendo, in futuro, anche le attività commerciali della zona. Ma tale situazione ha limitato e limita molto il flusso di clientela dei negozi ubicati nel centro cittadino. Abbiamo, pertanto, ascoltato i rappresentanti dell’Associazione commercianti di Cetraro, che, da mesi, così come hanno più volte messo in evidenza, stringono i denti, portano avanti le loro attività con grandi disagi e dichiarano di aver subito ingenti perdite economiche dal mese di giugno ad oggi. Ma i commercianti si sentono soprattutto abbandonati dagli amministratori, di cui hanno denunciato una totale indifferenza. Inoltre, hanno lamentato una totale mancanza di collaborazione e di coinvolgimento nella programmazione estiva. “Di fatto – hanno dichiarato – la nostra associazione non è mai stata coinvolta in alcuna decisione e ci sentiamo solo presi in giro da alcuni rappresentanti istituzionali. Ci hanno chiamato solo quando era in corso l’organizzazione della Festa di San Benedetto, affinché contribuissimo economicamente alla stessa. Cosa che alcuni di noi (chi ha potuto, naturalmente, vista la perdurante crisi!) hanno puntualmente fatto, attraverso dei contributi affidati al direttore artistico Francesco Occhiuzzi. Ma non è certo questa la collaborazione e il coinvolgimento che vogliamo e desideriamo mettere in campo per la crescita economica del nostro paese e per dare finalmente vita a un reale sviluppo strategico delle nostre attività e, quindi, del nostro tessuto sociale! Non possiamo non mettere in evidenza, inoltre, che se l’atteggiamento dell’amministrazione nei confronti della nostra associazione, nella prima fase, è stato caratterizzato da “sorrisi e complimenti”, nei fatti, subito dopo, si è avuta solo una completa indifferenza. Vogliamo ricordare anche che tra i punti trattati, nei mesi scorsi, con l’amministrazione c’era la regolamentazione degli ambulanti presenti a ogni angolo del paese, praticamente in sede fissa, soprattutto nei giorni con più presenza di pubblico. Com’è noto, gli ambulanti possono, per legge, sostare al massimo 60 minuti con la merce sopra il mezzo; invece, creano bancarelle a terra praticamente fisse, a danno sempre dei negozianti, specie di quelli che vendono frutta, verdura e altro. La situazione è stata denunciata in più occasioni, ma senza alcun successo. Ultima “novità”: da mercoledì, 9 agosto, è partita una nuova iniziativa per tutti i mercoledì di agosto, cioè un mercatino sul nuovo lungomare del Borgo San Marco. E, ovviamente, l’associazione non è stata coinvolta, né informata. Notizia ricevuta leggendo i manifesti distribuiti nei nostri negozi! Sempre meglio e sempre solo a Cetraro!”. “Sempre a tal proposito – hanno aggiunto – avevamo anche chiesto di non far effettuare le sagre rionali durante i fine settimana, in modo da non arrecare ulteriori danni alle attività economiche interessate. Ma anche per questa nostra proposta non abbiamo avuto risposte dall’amministrazione comunale! Anche se i cantieri chiudessero fra un mese, niente potrebbe comunque risarcirci di ciò che abbiamo perso per tutta la stagione estiva, visto che molte delle nostre attività, per loro natura, incassano soprattutto fra giugno e settembre la maggior parte delle entrate annuali, entrate che, ora, a causa di questi lavori, sono venute meno”. Ad ascoltare i rappresentanti dell’Associazione commercianti di Cetraro, pertanto, è facile capire perché le rassicurazioni fatte all’inizio dei lavori da parte dell’amministrazione comunale non siano più tenute in conto e, soprattutto, perché molti commercianti della città sono davvero esasperati, tanto da pensare, come anticipato, a un’azione legale nei confronti degli amministratori, ritenendo, in particolare, che tre mesi di lavori, nel periodo estivo, sulla strada principale del paese sono troppi da sopportare, sopratutto se questi lavori coinvolgono, appunto, strade vitali. Quindi, gli stessi commercianti invitano chi di dovere a dare le dovute spiegazioni per una situazione diventata davvero gravosa.

    Clelia Rovale

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