Sportello informativo, Vilardi: ‘E’ una brutta copia dello Sportello Giovani da me ideato, avviato e seguito’

L’ex assessore del Comune di Rende interviene rivendicando la primogenitura

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    Ho appreso a mezzo stampa che il Comune di Rende, lo scorso 5 giugno, ha inaugurato uno Sportello informativo di Orientamento per i giovani presso la sede del SASUS, nella periferica contrada Santo Stefano di Rende. Ritengo che si tratti di una “brutta copia” dello Sportello Giovani, da me ideato, avviato e seguito, che è stato inaugurato nel dicembre 2014 e aperto presso i locali comunali siti in piazza Matteotti – commenta Antonio Vilardi, ex assessore. Dall’inaugurazione alla presenza di numerosi importanti ospiti, nonostante gli ottimi risultati ottenuti ed elogiati dalla stessa amministrazione, si è finiti nel dimenticatoio a causa dell’incapacità di gestione dell’attuale amministrazione comunale. Lo Sportello Giovani ha rappresentato un pilastro portante della campagna elettorale del Sindaco Manna, e fino a quando non è finita la mia esperienza di assessore nel Comune di Rende, grazie anche all’impegno costante dei volontari che vi operavano all’interno, si è dimostrato uno strumento efficace, efficiente e produttivo nell’ambito delle Politiche Attive del Lavoro comunali.

    Lo Sportello Giovani era autorizzato e iscritto all’Albo Informatico dal Ministero del Lavoro e inserito nell’Elenco Regionale dei soggetti accreditati cui erano stati affidati i servizi connessi alla Garanzia Giovani. Rende, con l’attivazione dello Sportello Giovani, già dal 2014 è stata l’unica città a livello regionale ad aver attivato i servizi d’intermediazione al lavoro e oggi avrebbe dovuto procedere con i nuovi accreditamenti e autorizzazioni, al fine di proseguire con l’attività negli attuali bandi regionali Garanzia Giovani e Dote Lavoro. I servizi dello Sportello Giovani hanno offerto a moltissimi giovani opportunità formative e di lavoro, sono stati promossi circa 90 tirocini e sono state favorite 15 assunzioni con contratti stabili. Questi servizi hanno intercettato fondi regionali per una somma complessiva di circa 60 mila euro. A questo punto mi domando: il Comune di Rende ha fatto il rendiconto di tali servizi alla Regione Calabria? Ha incassato i fondi spettanti e, soprattutto, in cosa li ha investiti? L’obiettivo dello Sportello Giovani era intercettare i fondi per autofinanziarsi, consolidare e sviluppare in via definitiva i servizi offerti con personale qualificato.

    La progettazione del Servizio Civile per l’anno 2017, cui ho partecipato attivamente per il Comune, era di potenziare lo Sportello Giovani con 12 volontari da impiegare nelle impegnative attività di costruzione della rete con enti, istituzioni e imprese, al fine di costruire una concreta banca dati per le attività di incrocio domanda-offerta di formazione e lavoro. L’amministrazione Manna ha inteso chiudere l’esperienza dello Sportello Giovani per attivare un nuovo servizio svuotato dalle sue peculiarità operative e concrete, che offre semplicemente informazioni generiche, non è accreditato a far nulla ed è incapace di intercettare fondi e agevolare l’inserimento reale dei giovani e dei meno giovani nel mondo del lavoro. Credo – conclude Vilardi – che questa nuova esperienza sia nata esclusivamente per attivare il Servizio Civile e far svolgere volontariato retribuito a 12 giovani. Per quanto riguarda le reali finalità occupazionali concrete non avrà alcun risultato, così come ne ha avuti e ne avrebbe avuto lo Sportello Giovani.

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