Cosenza prepara l’esodo a Pescara. Sarà finale contro il Siena

Battuto il Sud Tirol. Baclet guida la remuntada. Il “Marulla” è commovente. Pubblico da serie A

Più informazioni su


    Grazie Cosenza, che cuore. Che orgoglio, stasera essere un Lupo. Che grinta. Ai Lupi, riesce tutto. Anche la remuntada, perfino l’impossibile. Contro il Sud Tirol, si doveva vincere. E, si è vinto e convinto. Il 2-0, consegna ai Lupi la password per “violare” l’account di Pescara, garantendo l’accesso all’Adriatico. Partita vietata ai deboli di cuore. Il primo tempo, scivolava senza particolari emozioni. Braglia presenta, ancora una volta, il collaudato 3-5-2, modulo che sta bene addosso ai Lupi. Pasqualoni, prende il posto dello squalificato Dermaku. E’ questa l’unica novità in campo. Cosenza, spinto da un pubblico che merita il Nobel per l’appartenenza ai colori sociali, cerca di sbloccare la gara. Le manovre dei Lupi, sbattono e rimbalzano contro il muro difensivo, eretto dai trentini. Anche il Cosenza, ci mette del suo, mancando l’auto negli ultimi sedici metri. Il secondo tempo, si apre con un Cosenza diverso. Molto più cattivo. I Lupi, mostrano le “zanne” agli avversari che cercano di contenere l’irruenza dei padroni di casa. La svolta arriva, con l’ennesima invenzione tattica di Braglia che, capendo che è il momento di spingere, toglie Pasqualoni inserendo Baclet. È 4-3-3. È il 24′, quando il francese, raccoglie una perfetta punizione di Loviso (subentrato al posto di Palmiero, ndc) e deposita in rete. Offredi è spiazzato. Il “Marulla” impazzisce. Il Cosenza cerca il raddoppio. Che, però, non arriva. Ma, questa squadra, merita di continuare il cammino. E’ il 47′, si aprono le porte del Paradiso. Ancora un calcio da fermo. Un angolo. Frascatore, nel tentativo di spazzare, s’inventa un colpo di testa da consumato attaccante, bruciando Offredi, costretto a raccogliere per la seconda volta il pallone alle sue spalle. Scatta la festa. Dentro e fuori lo stadio. Buonanotte Cosenza. Ora puoi davvero sognare. In grande.

    Carmine Calabrese

    Daniela Santelli

    Più informazioni su