Morra (M5S): ‘La condotta di Occhiuto lo rende incompatibile con la funzione di sindaco’

Il Senatore pentastellato bacchetta il primo cittadino che rischierebbe di far gravare sui cittadini ulteriori spese


«Da notizie di stampa pare che il sindaco di Cosenza non abbia alcuna intenzione di rispettare la sentenza del Consiglio di Stato che lo obbliga ad assumere i dirigenti vincitori di un concorso pubblico vecchio di otto anni e che ha condannato il Comune, e quindi i cittadini, a pagare le spese legali» – lo afferma in una nota il Senatore del M5S Nicola Morra che prosegue – «Al danno si aggiunge la beffa. Ormai Occhiuto è senza vergogna e la sua arroganza assume forme tracimanti. Non solo Mario Occhiuto ha ordinato attraverso nota scritta e firmata di suo pugno già sette anni fa al dirigente, responsabile del procedimento, di revocare il concorso pubblico, ma quando il massimo organo di giustizia Amministrativa ha dichiarato quella revoca, da lui imposta ma illegittima, si rifiuta di rispettare la sentenza.

Il Senatore pentastellato specifica quanto riportato nella nota del Sindaco: «Nella nota prot. 2666 del 8 giugno 2011 infatti Mario Occhiuto emana una “direttiva d’indirizzo” al dirigente dell’epoca obbligandolo “ad adottare tutti i provvedimenti necessari per la revoca del concorso”. In questo modo di fatto il Sindaco ha causato un danno erariale al Comune di Cosenza. Pesa circa 100 mila euro il danno provocato dall’azione scorretta del Sindaco, un valore pari alle spese legali oggetto della condanna, ma che quasi certamente si configurerà maggiore poiché gravato da ulteriori condanne e richieste di risarcimenti dalla parte offesa» Morra bacchetta Occhiuto che rischierebbe di far gravare sui cittadini ulteriori spese: «Se i vincitori del concorso intraprenderanno altre azioni legali i danni si potrebbero moltiplicare ed arrivare anche a qualche milione di euro, col rischio che vengano pagati dai cittadini. Occhiuto ha già dimostrato in questi anni come i suoi problemi personali, anche di carattere economico, siano stati scaricati sul Municipio e i suoi debiti pagati dai cittadini. Oggi si rischia di appesantire ulteriormente i cittadini a causa della sua condotta errata in cui mischia il ruolo privato a quello di pubblico ufficiale, di fatto rendendolo incompatibile nelle funzioni».

«Il Sindaco in questi anni “ha causato” il pre-dissesto finanziario del Comune di Cosenza ormai pieno di debiti, tutto ciò lo obbliga a chiedere autorizzazioni al Ministero competente prima di poter assumere altri Dirigenti; gli chiediamo di rispettare la sentenza assumendo i vincitori di concorso e produca un piano finanziario a supporto delle assunzioni» – Morra prosegue rivolgendosi ancora una volta al Sindaco – «Mario Occhiuto cacci dalla casa comunale quella pletore di collaboratori personali che neanche Trump; molti di loro sarebbero ex collaboratori di sue attività private oggi non attive» – il Sindaco ha infatti nominato 16 collaboratori personali tra i quali un ex assessore condannato per bancarotta fraudolenta e interdetto dalla Legge Severino – «Licenzi quindi i 6 dirigenti assunti da lui con contratto esterno già rilevati da attività private, che la stessa sentenza li ha riconosciuti di fatto come illegittimi, alcuni dei quali ex collaboratori di studi privati di Occhiuto» Nella sentenza del Consiglio di Stato si legge infatti che sono oggetto del ricorso anche tutti “gli atti di affidamento degli incarichi dirigenziali a contratto e di aumento della dotazione organica dell’ufficio di supporto del Sindaco, rispettivamente ai sensi degli artt. 110 e 90 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”. Morra aggiunge: «Oggi gli stessi Dirigenti esterni stanno accumulando incarichi su incarichi e indennità su indennità avendo anche altri settori “ad interim”! Allora Occhiuto si sbarazzi dell’esercito del male causa un aggravio di spese enorme sulle spalle della collettività».

«Nei fatti – spiega Morra – in questo modo, si opererà un risparmio di fondi pubblici. Il Sindaco di Cosenza rispetti la Legge e le sentenze, a tale riguardo presenteremo un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale e una interrogazione parlamentare al Ministero degli Interni e della funzione pubblica per verificare se Mario Occhiuto si sia macchiato di condotta altamente scorretta e si configurino comportamenti che lo rendano incompatibile con la figura di pubblico ufficiale e Sindaco»