Nazionale italiana pallanuoto. Campagna: ‘Chiedo ai miei ragazzi maggiore concentrazione in attacco’

Ottime indicazioni del tecnico per gli imminenti europei

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Carisma e agonismo. Orgoglio e passione. Lo sport è pieno di personaggi straordinari che, sono diventati leggende. Sono esempi di come, spesso, la voglia, la fame, la passione, la dedizione e l’impegno, valgono più, molto di più, della tecnica. Uno di questi è, sicuramente, Alessandro Campagna, allenatore del Settebello, vanto dell’Italia in vasca, è uno con il pedigree da vincente. Lo è stato, prima come giocatore, facendo le fortune dell’Ortigia e contribuendo a scrivere le pagine più belle della pallanuoto di casa nostra. Oggi, lo sta facendo come simbolo, uomo immagine e trascinatore della nuova Italia, sempre più settebello. Dal settembre 2008, dopo aver guidato e contribuito alla crescita della Grecia (allenata dal 2003 all’estate del 2008, ndc) siede sulla panchina azzurra.

Alla squadra, nonostante il ricambio generazionale, nonostante la linea verde, è riuscito a trasferire il suo credo. La sua impronta di vincente, il suo temperamento di grande agonismo e tutto il suo entusiasmo. E, la squadra, ha recepito il messaggio, ha interpretato bene la lezione. Il Settebello, infatti, in vasca si trasforma, diventa esattamente come il suo allenatore. Diventa squadra, diventa gruppo, diventa indomabile. Come il suo trascinatore. Vederlo sbracciarsi dall’area tecnica è uno spettacolo. Campagna, nonostante gli anni, mantiene ancora le movenze leggere di un pallanuotista. Vorrebbe entrare anche lui in vasca e giocarsela. L’Italia di Campagna, ha stupito tutti a Cosenza. Nella tre giorni del «4 flags”, il Settebello ha dimostrato di essere davvero un dream team. Il torneo, antipasto degli europei, ha dimostrato lo stato di salute della nazionale italiana. Veloce, concentrata, armonica e attenta. E, vincente.

Ma, per Sandro Campagna, perfezionista anche dei dettagli, ancora non basta. Lui, alla fine di ogni gara, ha annotato sul suo taccuino, le cose da migliorare. Per far diventare la sua nazionale, davvero perfetta. «Ho chiesto ai ragazzi, maggiore concentrazione sul gioco d’attacco. La difesa, mi da grandi garanzie. Ma, non basta. I ragazzi devono migliorare anche la gestione della gara e la rotazione della palla. Ora faremo un lavoro più leggero, gli sforzi sono stati tanti». E, Campagna, punta agli gli avversari. «La prima gara, sarà contro la Germania. La conosciamo, ne abbiamo studiato pregi e difetti, dobbiamo solo restare concentrati e pensare a fare quello che sappiamo fare. Poi, l’Ungheria, eterna rivale di sempre. Sarà anche questa una gara difficile, una gara dove i nervi conteranno più della tecnica. Ma, sono fiducioso».

Mafalda Meduri

foto di Roberto Calabrese

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