L’INTERVISTA. “Se dovessi cambiare lavoro in futuro avrei sempre la toga”

A tu per tu con l'avvocato Sabrina Rondinelli

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    Toga. È questo l’elemento identificativo di Sabrina Rondinelli. Per toga, s’intende non solo la passione, l’impegno, lo scrupolo, la dedizione con cui in aula indossa la sua “divisa” preferita di avvocato di grande prestigio ma, anche, il complimento con il quale viene descritta: una toga, appunto. Una delle etichette che nel vocabolario cosentino hanno una valenza altissima. Lei, brillante formazione alle spalle, è sempre presente nei collegi difensivi dove la ‘ndrangheta è seduta sul banco degli imputati. Perché lei, sa che anche il peggiore (a livello morale) dei clienti, merita la miglior difesa possibile. Ma, Sabrina Rondinelli, è anche altro. Cosa nello specifico?

    Studio, sport, tribunali, amici, relax, week end. Dovendo stilare una classifica, come li posizionerebbe?

    Amici, sport e dopo il resto. Dopo una settimana tra carcere e tribunale mi ritaglio uno spazio per la mia famiglia e miei amici e vado a giocare a tennis. Non faccio molta vita mondana ma a questi imperdibili momenti di ricarica mentale non rinuncio.

    Il rapporto con la legge, come nasce?

    Il rapporto con la giustizia nasce da mio padre. Era maresciallo dei Carabinieri. Da lui ho imparato a conoscere il ‘valore della divisa’. Mi portava con lui in caserma a Catanzaro, seguivo le inchieste, vedevo le loro riunioni prima di ogni operazione, avevo anche io un tavolino e mio padre mi dava dei fogli con timbri vecchi ed io giocavo. “Se dovessi cambiare lavoro in futuro avrei sempre la toga.”

     

    Crede che il sistema giustizia avrebbe bisogno di correttivi? E, se si, quali?

    Sono molto preoccupata da questo nuovo Governo per un non programma sulla giustizia, io credo che il Ministro dovrebbe affrontare i problemi in prima persona non delegando nessuno. Abbiamo molte lacune normative nel processo penale ..abbiamo una disparità tra accusa e difesa ..tutti devono avere gli stessi diritti nella difesa della propria libertà ad esempio

     

    Recentemente la cronaca ci ha raccontato, per l’ennesima volta, di una Calabria, condizionata da ‘ndrine e affari sporchi, ci dice, se vuole, il suo punto di vista?

    Guardi io credo molto nel lavoro delle varie procure distrettuali …sia con l’ingresso del Dott. Giovanni Bombardieri a Reggio che con il dott. Nicola Gratteri a Catanzaro in questi giorni abbiamo assistito ad operazioni importanti, il segnale è chiaro, ossia del cambiamento contro certi sistemi che hanno rovinato la nostra regione. Un pensiero lo rivolgo anche al grande lavoro che sta conducendo la Dott.ssa Marisa Manzini Procuratore Aggiunto a Cosenza ad esempio nella lotta dell’usura e della droga.

    Faccio un lavoro che amo e ringrazio i miei genitori che mi hanno permesso di realizzarlo.

    Mafalda Meduri

     

     

     

     

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