Canale degli Stombi, ‘prigioniero’ della sabbia

Allarme di Lega Navale e associazione Velisti VelaSì: “chi di dovere dovrebbe intervenire subito”

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    Le “vele”, s’incagliano nel canale. Trasformato in discarica. Il Canale in questione è quello degli Stombi, uno degli specchi d’acqua più noti del territorio di Cassano allo Ionio. A trasformare il canale in una discarica, c’ha pensato la grande quantità di sabbia dragata che, è stata classificata come “rifiuto speciale”. La sabbia, per come previsto dalla legge, doveva essere trasferita in una discarica e, invece, è lì, ferma. A creare danni dalle imbarcazioni e a procurare serie conseguenze anche alla navigabilità del canale. L’allarme, lanciato dalla Lega Navale Laghi di Sibari e dall’Associazione Velisti VelaSi, è rivolto agli amministratori comunali di Cassano Ionio, ai quali i vertici di Lega Navale e Associazione velisti, ricordano che “ era compito loro trasportare la sabbia dragata in a discarica, immediatamente, se supera il quantitativo di 30 metri cubi, e comunque per un periodo non superiore ai tre mesi”.

    Non solo, Nel loro comunicato stampa, la Lega Navale Laghi di Sibari e l’Associazione Velisti Velasì, precisano, inoltre, che, Il “deposito temporaneo di rifiuti, per come regolamentato dal decreto legislativo del 2006 , specifica che Il Testo Unico Ambientale riprende la disciplina del decreto Ronchi per quanto riguarda il deposito temporaneo, ma ne amplia il contenuto consentendo al produttore di scegliere tra due criteri alternativi, uno temporale e uno quantitativo. Infatti, l’invio dei rifiuti a recupero o smaltimento potrà avvenire con cadenza trimestrale o dopo il raggiungimento di 30 metri cubi. I rifiuti devono essere raccolti e avviati a recupero o smaltimento secondo le seguenti modalità alternative a scelta del produttore: con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito; quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi. Costatato – si legge ancora nella nota – che il Consorzio di Bonifica, aveva iniziato i lavori di dragaggio a marzo 2018, interrotti poi nel successivo mese di maggio, in attesa del trasporto in discarica il materiale dragato, si esortano pertanto gli amministratori Comunali a provvedere senza ulteriori ritardi. Sino ad oggi non risulta che sia stato dato incarico ad alcuno per la rimozione della sabbia accumulata all’interno del Canale dal Consorzio di Bonifica, nonostante che la Lega Navale Italiana Sezione Laghi di Sibari e l’Associazione VelaSi (nata dal movimento dei velisti indignati nel mese di luglio del 2017) abbiano più volte: sollecitato la rimozione della stessa sabbia di dragaggio, b) individuato il trasportatore più economico ed i siti autorizzati a ricevere il rifiuto speciale già classificato. Infatti, la montagna della sabbia di dragaggio, valutabile in circa 5mila metri cubi, è ancora al suo posto, come documenta la foto aerea allegata al presente comunicato. Questo – precisano ancora – sta causando la violazione del diritto dei diportisti turisti e locali, che, nel pieno della stagione estiva, non hanno la possibilità di utilizzare il Canale per entrare ed uscire in e dal mare con le proprie imbarcazioni. La presenza della montagna della sabbia di dragaggio, impedisce infatti al Consorzio di bonifica a proseguire i lavori di dragaggio”.

    Il presidente Lega Navale, Aldo Lione e il presidente VelaSi, Vittorio Cosentino, – conclude inoltre la nota – si “stanno impegnando per risolvere il problema e, in particolare, attraverso un gruppo di soci, stanno ultimando un progetto idoneo al dragaggio periodico della foce del Canale degli Stombi, anche al fine di far collaborare Comune, Consorzio di Bonifica e Associazione Laghi di Sibari, nei lavori di dragaggio. Questa ultima Associazione tramite il presidente Luciano Miranda ha preso in carico le spese del noleggio di una draga elettrica a comando remoto, che in poche ore potrebbe rendere il Canale idoneo alla navigazione, previo successivo parere della competente Capitaneria di Porto”.

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