Radicamenti 2018, siamo alle battute finali

Sta per concludersi il festival voluto fortemente dall'amministrazione comunale di Mendicino e dal direttore artistico Checco Pallone

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    Penultima giornata di Radicamenti 2018 sabato 1 settembre. Il festival, voluto dall’amministrazione comunale di Mendicino guidata dal sindaco Antonio Palermo e con il musicista Checco Pallone come direttore artistico, mostra al pubblico l’esito finale dei corsi di danze e strumenti popolari tenuti dai docenti, in maniera gratuita, a partire da lunedì 27 agosto. Alle 21 in piazza Municipio si terrà la performance dei partecipanti diretti dal maestro Checco Pallone. Il centro storico di Mendicino è stato animato dal corso di organetto tenuto da Antonio Grosso, da quello di tamburello e cornici con Massimo Cusato ed Enrico Gallo, quello di lira calabrese con Piero Gallina, zampogna con Oreste Forestieri, chitarra battente com Francesco Loccisano ed Emi Vaccari che ha tenuto quello di danze popolari. Sabato 1 settembre è anche il giorno del grande concerto di Enzo Avitabile in piazza Duomo alle ore 22.30. Dopo il pienone con Roy Paci e Aretuska, si attende un altro bagno di folla ai piedi della Chiesa madre. Enzo Avitabile maestro della world music, trova le sue radici nella cultura partenopea di appartenenza. Ha collaborato con tutti i grandi del genere, e non solo, per non parlare dei suoi sodalizi con il Edoardo Bennato e con il compianto Pino Daniele. Fra le ultime collaborazioni c’è quella sanremese con Peppe Servillo che domenica 2 settembre chiuderà Radicamenti su Monte Cocuzzo. Avitabile, nel 2017, ha vinto anche due David di Donatello e un Nastro d’Argento per la colonna sonora del film Invisibili. Giovedì 30 agosto Radicamenti ha ospitato il giornalista e storico Pino Aprile che ha chiuso gli incontro culturali “Il Sud alla riscossa (?)” con il suo intervento “Dal Sud ricco e moderno alla Questione meridionale: una Storia dimenticata”. Pino Aprile ha tenuto una lectio magistralis davanti al tanto pubblico accorso per ascoltarlo a Palazzo Campagna dove, con il suo fare unico, ha saputo risvegliare l’orgoglio meridionale narrando la Storia che i libri tradizionali omettono e spronando il Sud a reagire.

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