Mimmo Talarico candidato a sindaco di Rende

L’ufficialità nelle prossime settimane. Sarà sostenuto da liste civiche 

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    Entra nel vivo la campagna elettorale per le amministrative del prossimo anno a Rende. E non mancano le novità. Infatti tra gli aspiranti primi cittadini ci sarà anche Mimmo Talarico. Dovrebbe essere sostenuto da una coalizione di liste civiche, composte da personaggi di primo piano della vita rendese. Mimmo Talarico ufficializzerà la candidatura nelle prossime settimane, dopo avere analizzato i risultati di un sondaggio che sta svolgendo nella cittadina del Campagnano. Sondaggio che riguarda in che condizioni hanno vissuto negli ultimi anni commercianti e soprattutto i cittadini. Talarico, ricordiamo, è impegnato inoltre nella battaglia per il recupero dei centri storici. Comunque, oltre a Talarico, parteciperanno alla kermesse  elettorale, Sergio Tursi Prato, docente di filosofia, già in azione da più tempo. Tursi Prato, nei giorni scorsi ha sollecitato il segretario cittadino del Pd Adamo a schierarsi al suo fianco. Di certo non mancherà poi al prof, il sostegno  della massoneria. E a tal proposito, una domanda sorge spontanea: gradiranno i rendersi un sindaco massone? Altro candidato è l’attuale primo cittadino, Marcello Manna. Il quale dopo avere apposto la firma su un documento dove si sollecitava la ricandidatura di Mario Oliverio alla guida della Regione, rischia l’espulsione da Forza Italia. La gestione Manna in questi anni ha lasciato a desiderare, tra promesse di ridurre le tasse e realizzare opere mai avviate. Da non dimenticare poi la questione Legnochimica, dove aveva ricevuto un avviso di garanzia. Manna, però è stato poi prosciutto da ogni accusa. Fin qui i candidati certi e non è detto che non mancheranno altri pretendenti. Sandro Principe, per esempio, non tenterà di riconquistare quello che per decenni è stato il feudo di famiglia. Chissà, però quanto hanno inciso le vicende giudiziarie sulla sua vita politica e, se i rendesi hanno voglia di ridargli ancora fiducia. Infine c’è l’incognita dei grillini. I quali più hanno dimostrato una manifesta incapacità ad amministrare realtà locali. Vedi Roma, Torino e Livorno. 

    A. P. 

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