Prendocasa Cosenza: ‘Il Prefetto è venuta meno all’impegno preso’

Il rischio sgomberi è sempre più incombente anche alla luce della circolare Salvini che la Prefettura intende applicare

Più informazioni su


    Martedì 18 settembre, a seguito delle rinnovate minacce di sgombero delle occupazioni abitative cittadine, siamo scesi in piazza chiedendo di incontrare il nuovo Prefetto di Cosenza Paola Galeone. Nonostante ci fosse stata garantita la sua presenza abbiamo avuto la possibilità di interloquire esclusivamente con i dirigenti prefettizi. Il Prefetto è venuta meno all’impegno preso, evidentemente non ritiene la questione relativa all’emergenza abitativa meritevole della sua attenzione. La situazione che ci ha delineato il Capo di Gabinetto Tarsia è critica ed identica allo scorso giugno. Nessun passo in avanti e nessuna azione concreta da parte delle istituzioni locali. Il rischio sgomberi è sempre più incombente anche alla luce della cosiddetta circolare-Salvini che la Prefettura di Cosenza intende applicare pedissequamente, senza tenere conto, al contrario del passato, delle esigenze del territorio. Ci è stato annunciato che, dopo l’azione di sgombero forzoso che eseguiranno le forze dell’ordine, saranno tutelati i soggetti ritenuti, dagli assistenti sociali comunali, in condizione di maggiore fragilità. Ma chi stabilisce i criteri di fragilità? Chi tra le decine di uomini, donne e bambini che vivono negli stabili di Via Savoia e dell’Hotel Centrale non è fragile? Da ciò che ci è stato comunicato in Prefettura evinciamo che la Regione Calabria in nessun modo si sta impegnando per evitare gli sgomberi. Il Presidente Oliverio dimostri con i fatti quanto annunciato, ritiri la denuncia su Via Savoia, immobile di proprietà dell’ATERP, e convochi un incontro per trovare una soluzione condivisa. Il Comune di Cosenza si impegni a varare un piano strutturale che risolva l’emergenza abitativa invece di sperperare milioni di euro per affitti e opere pubbliche inutili. Le azioni di Polizia non possono risolvere drammi sociali del nostro territorio.

     

    foto di Francesco Greco

    Più informazioni su