Metrotranvia. No Metro: “Un’opera senza senso”

Corteo, raccolta firme e pensiero comune dei cittadini.  ‹‹Siamo ostaggio di scelte sbagliate››

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    COSENZA – Manifestazione oggi pomeriggio. Oltre 500 persone hanno dato vita a un corteo che, partito dalle transenne di Viale Parco, ha attraversato corso Mazzini fino a fermarsi sulla salita di via Arabia. Tantissimi i cittadini esasperati che giunti sul posto, hanno aderito alla raccolta di firme per chiedere al sindaco una consultazione popolare sul progetto della metro che collegherà Cosenza all’Università della Calabria.

    La situazione attuale in cui versa la nostra cittàdichiara un cittadinodenota la totale improvvisazione del comune di Cosenza che non riesce più a pianificare nulla e sembra soltanto ansiosa di realizzare opere senza alcun criterio logico. Soltanto per soffermarci sulla metro, su un piano generale non si potrebbe negare che rappresenti un’opera utile, ma nel caso specifico sembrerebbe ovvio utilizzare i tracciati esistenti ottenendo il duplice vantaggio di non occludere un’arteria di traffico primaria come viale Parco ed allo stesso tempo di non sacrificare un’opera di recente realizzazione. Non volendo polemizzare su tutto quello che ci potrebbe essere dietro ad un appalto di importo così elevato in un territorio ad alta densità mafiosa, resta comunque incontrovertibile che ormai la città, complice anche la discutibile scelta di interrompere via Roma con un’isola pedonale, è ormai congestionata dal traffico in qualsiasi fascia oraria.  E ciò rappresenta un danno notevole alla salute dei cittadini visto che gli effetti del traffico nelle aree urbane sono noti da decenni. Chi vive in città come me vive un incubo perché si sente ostaggio di scelte altrui, e soprattutto di scelte che evidentemente non obbediscono a logiche di benessere sociale ma soltanto ad interessi di pochi. La domanda che molti di noi ci facciamo è: come mai non si è presa in considerazione la soluzione più immediata e banale di sfruttare l’esistente che certamente costerebbe molto meno?”.

    Il disastro di questa situazione stradale a Cosenza – commenta Matteo Olivieriè addebitabile solo ed esclusivamente ad Occhiuto, che ha chiuso la principale via di collegamento veloce in assenza di un progetto di viabilità alternativa e senza che ci sia ancora alcun progetto esecutivo regolarmente approvato. Peraltro, nell’accordo di programma si parla di cantieri mobili per ridurre al minimo i disagi per i cittadini, ma qui lui ha chiuso un intero tratto di 2 km, mettendo a rischio anche la sicurezza delle persone, perché si stanno verificando anche 2 incidenti stradali al giorno sempre nello stesso incrocio in zona Cristo Re”.

     

     

     

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