Rilascio autorizzazioni esercizi pubblici: Rende e Morcavallo chiedono chiarezza

I consiglieri comunali sottolineano che il rispetto delle regole agevolerebbe tutti, soprattutto gli esercenti corretti

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    COSENZA – “Non sono bastati oltre 4 mesi di richieste nelle diverse Commissioni consiliari per avere un quadro completo e affidabile in ordine alle autorizzazioni rilasciate dai competenti settori comunali per la somministrazione di alimenti e bevande dei locali cittadini ed eventuale occupazione di suolo pubblico con tavoli e sedie, oltreché, l’occasionale o sistematica organizzazione di eventi musicali – scrivono in una nota congiunta i consiglieri comunali Bianca Rende ed Enrico Morcavallo.

    Impossibile è risultato, in questi mesi, relazionarsi con il Comandante della Polizia Municipale, avv. Giovanni De Rose, per conoscere il programma e gli esiti dei controlli effettuati sul territorio. Ciò che chiedevamo e chiediamo è di orientarci all’interno di una “jungla urbana” invasa da tavoli e sedie che affastellano il corso e zone limitrofe. Una prassi ormai consolidata che, oltre ad arrecare ingenti danni alle casse comunali, crea molteplici disagi ostacolando il passaggio pedonale e dei mezzi di soccorso.

    Inoltre, c’è da sottolineare – continuano – che l’osservanza della legislazione in materia di autorizzazioni e sfruttamento del suolo pubblico, andando oltre i dettami normativi, è finalizzata ad una fruizione positiva della “res publica”, tutelando il bene e gli interessi comuni.

    Infatti, lo sfruttamento indisciplinato degli spazi comuni pubblici, oltre ad imprimere un grande impatto negativo sia visivo che materiale, impedisce la regolare fruizione di tutti i servizi messi a disposizione dei cittadini; si genera, così, un malcontento maggioritario che, per ovvie ragioni, si riversa anche sugli stessi imprenditori o gestori dei locali.

    Guardando dal punto di vista del legittimo guadagno, riteniamo che questo clima di anarchia generalizzato provochi una concorrenza commerciale selvaggia che potrebbe nuocere agli stessi esercenti più attenti alle regole, che pagano i tributi e le tasse. Altro annoso problema da risolvere a stretto giro è cagionato dall’installazione, “abusiva” in molti casi, di casse musicali il cui sound emesso certamente non giova ai malcapitati residenti.

    A parte ciò che è facilmente riscontrabile, anche solo circolando, ci allarma l’esito di alcuni accessi agli atti che ha rivelato il totale stato di abusivismo di alcuni locali cittadini, che risultano praticamente inesistenti per l’amministrazione e che, dunque, esercitano abusivamente ed illegittimamente occupano spazi di pubblica fruizione comunque soggetti a tassazione. Quale città è mai la nostra? Forse quella in cui prevale la legge del più forte e degli amici degli amici?

    Vogliamo vederci chiaro sul sistema delle autorizzazioni, che devono provenire solo ed esclusivamente dagli uffici competenti, dopo una certosina istruttoria ed essere facilmente riscontrabili e verificabili nel rispetto delle circostanziate condizioni dal corpo dei vigili urbani: per questo – concludono –  continueremo ad invocare una maggiore presenza sul territorio ed una dettagliata informativa alla città, tramite i suoi rappresentanti eletti, da parte di chi dovrebbe garantire il rispetto di un sistema di regole condivise e accettate.

     

     

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