C femminile. Volley Cosenza: applausi nonostante la sconfitta

Dopo un primo set troppo timoroso, le ragazze rossoblù lottano palla su palla contro le più smaliziate avversarie della Todo Sport  

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    VOLLEY COSENZA ASD – APD TODO SPORT: 0-3 (15-25, 26-28, 23-25)

    Cosenza: Manfredi, Zinghini (8), De Luca (11), Luciani (6), Mazzuca (4), Straface (3), Salvo (L1), Ferraro (1), Donato, Silvestri, Caruso, Mordente, Leone (L2). All.: Tonino Chirumbolo.

    Todo Sp.: Burla (2), Sorrenti (17), Lo Bianco (1), Vinci M. (3), Vinci D. (cap. 15), Ricci (6), Sabato (L1), Ronti (8), Bardari, Bonanno, Komarynska (L2). All.: Vito Iurlaro.

    Arbitri: Gaetano Mazzuca e Stefano Adornato

    Note: Ace: Cosenza (7), Todo Sp. (11); Err./Batt.: Cosenza (7), Todo Sp. (9); Muri: Cosenza (0), Todo Sp. (5). Durata del match: 1 h e 50 minuti

     

    A poche ore dalla finale persa dall’Italia ai mondiali di pallavolo femminile, si vorrebbe stare una settimana a smaltire la delusione e la commozione, seppure miste a gioia per la presenza di quattro “azzurre” nel sestetto ideale, ma tocca tornare alla vita reale e sedersi sulla tribuna di un palazzetto, non importa di quale categoria, e tornare a fare questo lavoro di cronaca che solo lavoro, per fortuna, non è.

    Oggi toccava alla pallavolo femminile cosentina, rappresentata al suo massimo livello attuale dalla squadra del presidente Rocco Filippelli, la Volley Cosenza, iscritta al campionato di serie C ed allenata da Tonino Chirumbolo, passato, dopo una vita nel settore maschile (Lamezia, Cetraro, Rossano, Tonno Callipo Vibo) al settore femminile.

    Quest’estate, la società rossoblù ha deciso di dare una “sterzata”, abbandonando il vecchio tran tran senza possibili sbocchi immediati verso le serie superiori: non più campionati verso l’alto giocati senza avere una base solida di settori giovanili su cui poggiare i piedi per alimentare il gruppo della prima squadra, ma dedicare tutte le energie (economiche ed organizzative) per far crescere un ampio vivaio e fare la serie C con le proprie ragazze e allargare lo staff tecnico, facendo crescere le qualità tecniche dei giovani allenatori di volley della città.

    La squadra aveva fatto un esordio positivo sette giorni prima, nella giornata di inizio stagione 2018-19, andando a vincere fuori casa con La Sensation Profumerie Gioiosa. Stavolta era all’esordio davanti al proprio pubblico, sul parquet di via Popilia, ospitando la Todo Sport di Claudio Torchia, allenata da un altro big della pallavolo giocata degli ultimi anni, Vito Iurlaro, centrale di grande qualità ed immenso temperamento. Essendo appassionati enigmisti, dobbiamo fare i complimenti a Claudio Torchia ed alla sua deliziosa consorte (ieri in panchina come vice allenatore) per la creazione del nome della squadra, che è un acronimo derivante dai due cognomi: Todo, cioè To.Do., cioè Torchia + Dotti. Abbiamo tanta intelligenza creativa, nel volley: eccone la prova. Ma torniamo alla partita.

    La squadra vibonese era reduce dalla sconfitta casalinga subita per mano di una delle favorite per la promozione in serie B2, l’Asd Volley Torretta, appena retrocessa dalla serie superiore.

    Cosenza scendeva in campo con Manfredi in regia, Zinghini opposto, De Luca e Luciani come schiacciatrici, Straface e Mazzuca al centro ed Eleonora Salvo come libero, l’unica “faccia conosciuta” per noi spettatori se pensiamo allo scorso campionato. Il sestetto avversario era composto dalla palleggiatrice Burla in diagonale con la mancina Sorrenti, di banda  Ronti e Denise Vinci, al centro Ricci e Martina Vinci, con Sabato nel ruolo di libero.

    Primo set con una sola squadra in campo, la Toto Sport. Le ragazze cosentine, al loro esordio assoluto nel massimo campionato regionale come titolari, erano bloccate, intimorite: la loro ricezione inguardabile era la spia più vistosa, così come le tante pallette innocue sparacchiate oltre la rete. Il set finiva sul 15-25, ma nei quindici punti vanno conteggiati anche gli errori regalati dalle avversarie. I tifosi erano davvero perplessi, ma cominciavano a sorridere già all’inizio del secondo parziale, quando le ragazze di casa si portavano sul 5-2. Le avversarie recuperavano subito, con un break perentorio (3-0), ma si capiva subito che le squadre in campo, adesso, erano due. Solo la ricezione ballava ancora, ma la crescita mentale era evidente e si andava avanti punto a punto, con piccole fughe subito bilanciate da mini-break da una parte e dall’altra, con tanti applausi per questo approccio nuovo alla gara. Troppe volte, però, gli attacchi erano ancora poco convinti: alla fine, pochi sono stati gli errori diretti e tutto sommato pochi (solo cinque) i muri presi dalle schiacciatrici cosentine, ma tanti, troppi gli attacchi difesi e rigiocati dalle agguerritissime avversarie: 19 su 36 (52,78%) le rigiocate in azioni di cambio/palla e 31 su 54 (57,41%) negli attacchi di ricostruzione. Parlando in soldoni, vuol dire che ogni dieci attacchi di De Luca e compagne, per cinque volte le avversarie hanno potuto contrattaccare. E ammettendo per ipotesi una loro efficienza pratica del cinquanta per cento, vuol dire che i due-tre punti in più messi in tasca dalle vibonesi erano un involontario “regalo” delle padrone di casa.

    Si andava avanti così fino al 26 pari, tra gli applausi già citati e le veementi proteste del pubblico di casa verso la coppia arbitrale. Anche ammettendo, per restare nelle statistiche, che almeno un paio di volte su dieci i tifosi avessero ragione, siamo costretti ad ammettere che in un set così equilibrato gli eventuali errori abbiano pesato non poco sul 28-26 finale a favore della Todo Sport. Anche quando un errore commesso a favore del Cosenza è stato immediatamente corretto, dopo le proteste del tecnico Iurlaro e dell’ingresso nel perimetro del campo di Claudio Torchia, presente in panchina come dirigente accompagnatore.

    Non possiamo e non vogliamo andare oltre su questo terreno, perché, da come è sembrato, la società cosentina potrebbe fare dei passi “ufficiali” per comunicare come ha vissuto l’arbitraggio dal proprio punto di vista e noi non vogliamo rischiare di influenzare le parti in alcun modo.

    Punto a punto (con annesse proteste) anche il terzo parziale, finito sul 25-23 per le ragazze ospiti.

    Nonostante la sconfitta, restano negli occhi degli spettatori neutrali sia la buona gara della squadra ospite (vittoria meritatissima, a scanso di equivoci) sia la bella reazione delle ragazze rossoblù: tanta confusione, tante cose da costruire e ricostruire, è vero, ma anche tante cose buone da cui partire, in un anno in cui Ferraro e compagne dovranno frequentare, se ci è concessa la metafora, l’asilo e le scuole medie contemporaneamente.

    Sergio Lionetti

     

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