Volley C femminile. Cosenza: tre punti senza strafare

Le ragazze rossoblu, con un Pellaro davvero molto leggero, si assicurano una vittoria tranquilla. Esordio, nelle file cosentine, per Valeria Sofia Guido, classe 2006

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VOLLEY COSENZA ASD – VIRTUS 1962 STELLA D’ORO CONI RC: 3-0 (25-14, 25-14, 25-15)

Cosenza: Ferraro (2), Zinghinì (12), De Luca (cap., 15), Luciani (8), Filippelli (14), Mazzuca (4), Salvo (L), Manfredi, Caruso (1), Guido, Mordente, Napoli. All.: Tonino Chirumbolo.

Virtus: Cilea (cap., 2), Canale (1), Lutri (5), Caracciolo (5), Schiavone, Tripodi (6), Moscato (L), Musolino. All.: Luigi Cilea.

Arbitri: Luigi Barberio e Giovanni Rizzica.

Note. Ace: Cosenza (7), Pellaro (3). Err/batt.: Cosenza (7), Pellaro (3). Muri: Cosenza (10), Pellaro (1). Durata del match: 1 ora e 20 minuti.

 

 

Basta poco più di un’ora, alla Volley Cosenza, per aver ragione dell’avversario di questa quattordicesima giornata, la reggina Virtus 1963 di Pellaro, allenata da Luigi Cilea, uno che ha fatto la storia del volley in riva allo Stretto. Per i cinquant’anni di attività, ricordiamolo, la Virtus ha ricevuto la “Stella d’oro” dal Coni. La squadra salita a Cosenza in questo primo week end di gennaio, però, era troppo dimessa e “leggera” per poter impensierire le ragazze rossoblù, apparse in crescita rispetto alle cose già buone mostrate in altre gare casalinghe.

La partita è stata senza storia, come si può arguire guardando il tabellino, e il distacco, in ciascun set, è stato tale da consentire al tecnico di casa, Tonino Chirumbolo, non solo di dare spazio a chi era presente in panchina già in altre occasioni (parliamo di Caruso e Mordente), ma anche di far esordire senza alcuna pressione la “2006” Valeria Sofia Guido, apparsa perfettamente a proprio agio, anche in ricezione, contro atlete tanto, proprio tanto, più grandi di lei.

Veniamo ai sestetti messi in campo dai due tecnici. Cosenza partiva con Ferraro in regia, Zinghinì opposto, la capitana De Luca e Luciani come schiacciatrici, Filippelli e Mazzuca al centro e Salvo nel ruolo di libero. La Virtus rispondeva con Cilea in regia in diagonale con l’esperta Canale, Lutri e Caracciolo come ricettori, Schiavone e Tripodi al centro e Moscato come libero.

Subito avanti le padrone di casa (13-6), ma il time out chiesto dal tecnico reggino non servirà a fermare il gioco delle cosentine, anche se Luciani ancora non era entrata in partita: lo farà con sempre maggiore sicurezza dal secondo set in avanti. Neanche il secondo time out, arrivato sul 21-11 per Cosenza, servirà a molto: il parziale finisce sul 21-14.

Stessa musica anche alla ripresa del gioco: subito 11-3 per le padrone di casa, con Luciani che comincia a macinare punti in attacco e Filippelli che a muro diventa un vero grattacapo per le avversarie, nonostante quel ginocchio in disordine che ne frena di molto il gioco. I suoi 14 punti finali, comunque, la collocano tra le giocatrici che più hanno pesato sull’esito della gara. Sul 16-5, entra in campo Caruso (2005) al posto di Zinghinì e poi, sul 22-8, ecco l’esordio della già citata Guido, entrata al posto di De Luca. Dal canto suo, la squadra ospite, a metà set, faceva rientrare in campo Caracciolo, che era stata lasciata in panchina per dare spazio a Musolino. Il secondo parziale, però, finiva con lo stesso punteggio del primo: 25-14.

Si tornava in campo con i sestetti titolari, ma la gara era ormai avviata verso un epilogo già tracciato. Zinghinì si dimostrava in buona vena, servita con molta continuità in fase di ricostruzione, e così le compagne, tra le quali spiccava De Luca per la sua efficacia in cambio palla: 7 su 10, in una gara che poteva far abbassare la concentrazione, sono un ottimo biglietto da visita.

Quello che ha funzionato molto bene, in tutto il match, è stato il servizio, non solo per i sette “ace” (due a testa per De Luca, Zinghinì e Mazzuca, uno per Ferraro), ma soprattutto per aver infastidito costantemente la ricezione ospite: 71 battute totali, con 6 errori e soltanto 25 battute (36,6%) ricevute in modo positivo dalle avversarie.

Il set e la partita finiscono sul 25-15, con tre punti molto utili per la classifica.

Sergio Lionetti

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