Baclet firma per la Reggina. Ma, resta un “Lupo”

Si lega agli amaranto per due anni e mezzo. Un grande, come calciatore e come uomo


B, come bomber. B, come bravo. B, come buono. B, come buona fortuna. B, come Baclet. Il giorno tanto temuto, è, purtroppo, arrivato. Allan Baclet, dal tardo pomeriggio di oggi, non è più un calciatore del Cosenza. E’ tutto della Reggina. Il lungo corteggiamento che la società del patron Gallo ha fatto ha convinto il francese a dire “sì”. Ma, siamo sicuri che, è stato un “sì” forzato. Un “sì”, bagnato dalle lacrime di tristezza. Baclet, lascia Cosenza, dopo aver disputato campionati fantastici con la maglia rossoblù. Una maglia che, l’ex numero 16 dei Lupi, continuerà ad indossare come una seconda pelle.

Baclet, l’uomo del moijto, l’Uomo della Provvidenza, l’uomo dei play off, l’uomo dal cuore grande, dalla tecnica sopraffina, dal carattere generoso, dalla simpatia contagiosa e dall’entusiasmo coinvolgente, prima di essere un calciatore ha dimostrato di essere un Lupo. Un simbolo. E, come tale, merita di stare al fianco di tutti i simboli, tanto quelli del più lontano ieri, tanto quelli del più recente passato, rossoblù. Baclet, anche domenica ha dato l’anima, dimostrando il suo totale essere professionista.

Ha, come al solito, sudato la maglia, ha come al solito coperto tutto il campo, recuperando palloni in mezzo al rettangolo verde e spazzando palloni dall’area, come un difensore aggiunto. In questo campionato, seppur relegato a rincalzo di lusso da Braglia, non ha mai creato un problema, non ha mai “infettato” lo spogliatoio, non ha mai rotto gli equilibri. Anche per questo, forse, soprattutto, per questo è un idolo. E, lo sarà sempre. A Baclet, al di là di dirgli, non una, ma, infinite volte, grazie, possiamo, dobbiamo e vogliamo augurare le migliori fortune. Se le merita. Allan, è vero, andrà a Reggio, lascerà la sua maglia n 16 appesa nell’armadietto del “Marulla”, ma non si sfilerà mai di dosso la casacca da Lupo. Quella è sua, di diritto.

Carmine Calabrese