“Corti Cosenza” è pronta ad accogliere il cantautore cosentino Dario Brunori

Martedì 9 aprile, alle ore 10, nella Sala Quintieri del Teatro Rendano

Più informazioni su


    Dopo l’intenso ed emozionante incontro con l’attore Salvatore Striano, la sesta edizione di “Corti Cosenza” è pronta ad accogliere il cantautore cosentino Dario Brunori martedì 9 aprile, alle ore 10, nella Sala Quintieri del Teatro Rendano. La chiacchierata con il leader della Brunori Sas è il quinto degli appuntamenti della rassegna organizzata da Teatro in note e che vede Vera Segreti come direttore artistico. All’incontro parteciperà anche l’assessore regionale all’Istruzione e alle Attività culturali Maria Francesca Corigliano. Dario Brunori è uno dei cantautori italiani più stimati e apprezzati della nuova scena musicale contemporanea. Dopo aver trascorso i primi anni della sua vita a Joggi, Dario Brunori non ha mai abbandonato del tutto la propria terra d’origine dove ancora oggi vive nonostante il grandissimo successo che ha riscosso negli ultimi anni e che lo avrebbe potuto portare altrove. Legato fortemente alle sue radici, Brunori e la sua Sas raggiungono la consacrazione con il quarto album dal titolo “A casa tutto bene” che riceve complimenti e premi da pubblico e critica. A dieci anni dal primo disco “Vol. 1”, la Brunori Sas e il suo “imprenditore” (il nome della band prende spunto dall’impresa di famiglia di Dario), sono apprezzatissimi anche per le performance live che hanno spaziato, nel corso degli anni, dal tradizionale live set a veri e propri spettacoli teatrali con monologhi scritti dal cantautore cosentino. Gli studenti che partecipano ai laboratori creativi di “Corti Cosenza” attendono Dario Brunori per sottoporgli domande e curiosità in una chiacchierata a cuore aperto. Anche per questa edizione “Corti Cosenza” (progetto cofinanziato da Pac Calabria 2014/2020, azione 1, tipologia 1.2), ha deciso di dialogare con i giovani delle scuole cosentine di temi delicati come l’abuso di droghe, di alcol, delle nuove tecnologie, emarginazione e della violenza sulle donne. E lo ha fatto mettendo a confronto grandi nomi del cinema, della musica, del teatro, della narrativa contemporanea e della psicoterapia moderna con i ragazzi. «Sono molto contenta di come procedono gli incontri della sesta edizione di “Corti Cosenza” – dice il direttore artistico Vera Segreti – Con Dario Brunori i ragazzi che partecipano ai nostri laboratori creativi potranno confrontarsi con un artista che viene dalla loro stessa terra. Un cantautore che aveva un sogno e lo ha realizzato grazie al suo impegno e alle sue forze. L’incontro con Salvatore Striano, così come quello con Antonia Guarini, ha visto i giovani confrontarsi su tematiche molto difficili mostrando una maturità superiore alla loro età anagrafica. Sono occasioni che ci permettono di dimostrare in toto quello che Teatro in note fa con “Corti Cosenza”: tirare fuori il meglio delle nuove generazioni». L’incontro con Salvatore Striano, il quarto di “Corti Cosenza”, è stato a dir poco toccante con i ragazzi e gli altri partecipanti che hanno ascoltato in religioso silenzio l’attore napoletano raccontare la propria vita criminale e poi la redenzione arrivata con il teatro. Striano non si è risparmiato un attimo con i più giovani. Ha raccontato tutto sulle sue malefatte con grande senso di vergogna ma anche tanto riscatto che è stato animato dalla forza che ha provato dopo aver toccato il fondo. Ha raccontato della sua interpretazione in “Gomorra” sottolineando la differenza fra persona e personaggio sconsigliando i ragazzi a seguire quei modelli, ha raccontato la sua esperienza con i fratelli Taviani per “Cesare deve morire” e del momento in cui è tornato nel carcere dove era detenuto. Gli studenti hanno riempito Striano di domande e hanno cercato un confronto sincero con l’attore. Non gli hanno risparmiato domande forti e Salvatore non si è sottratto a nessuna risposta mettendosi allo stesso livello dei giovani, forte della sua esperienza, ma senza mai mettersi un gradino sopra loro. Un vero e proprio incontro formativo, oltre che culturale, voluto fortissimamente da Vera Segreti per questa edizione. Lunedì 15 aprile gli incontri si concluderanno con l’attore e regista calabrese Peppino Mazzotta noto al grande pubblico per essere il Fazio in Montalbano. Anche per questa edizione è prevista la sezione “CinemArt” con i cortometraggi da far vedere e analizzare ai ragazzi. Giovedì 11 aprile al via la sezione “Promuovi Cosenza” con la mostra fotografica dagli studenti delle scuole superiori della città e della provincia dal titolo “La città antica”. Dopo l’apertura dei lavori effettuata dalla direttrice della Biblioteca nazionale di Cosenza Rita Fiordalisi, verranno proiettati i corti realizzati dagli studenti per la quinta edizione di “Corti Cosenza” dal tema “Il vuoto e il pieno: tra dipendenza e solitudine”. Sabato 13 aprile è prevista, a partire dalle 10, la visita guidata nel centro storico della città di Cosenza accompagnata dalle letture scelte sul tema delle dipendenze e la solitudine nel mondo contemporaneo. Un percorso che avrà anche uno spazio dedicato all’enogastronomia grazie ai ragazzi dell’Aipd – Associazione italiana persone down, fra i partner della rassegna insieme a Hidalgo, Biblioteca nazionale sede di Cosenza e Libreria Mondadori. “Corti Cosenza”, inoltre, gode del patrocinio della Calabria Film Commission e della collaborazione del Comune di Cosenza che ha fornito la disponibilità del Teatro Rendano.

    Più informazioni su