Rende: inaugurata sede del Centro Operativo Misto di Protezione Civile

La città è diventata un modello virtuoso

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    Non è questa la conclusione di un percorso, ma la partenza per una città che è divenuta modello virtuoso in tema di protezione civile”: il sindaco di Rende Marcello Manna ha così dichiarato ieri pomeriggio in occasione dell’inaugurazione della sede di piazza Matteotti del Centro Operativo Misto. “Questo non sarà solo luogo deputato al servizio di sicurezza in caso di calamità, ma la struttura funzionerà anche in termini di controllo e di prevenzione dai rischi proseguendo l’iter tracciato in questi cinque anni di amministrazione che ci hanno visto a fianco delle istituzioni locali di categoria, in primis l’università della Calabria, per diffondere la cultura della prevenzione attraverso politiche mirate alla sicurezza e alla salvaguardia del nostro territorio”. Diversi i traguardi raggiunti dall’assessorato alla protezione civile: “Abbiamo aggiornato -ha affermato l’assessora Marina Pasqua- un piano d’emergenza comunale che risaliva al 2008, realizzato un groportale, costituito il gruppo di volontari di protezione civile comunale, avviato percorsi di alfabetizzazione nelle scuole cittadine e la mappatura delle disabilità. Questo traguardo è stato reso possibile anche grazie ad una squadra, quella comunale, con la quale si è lavorato alacremente in questi anni”. Il rettore dell’Università della Calabria ha posto poi l’accento sull’importanza della prevenzione: “In un territorio come il nostro caratterizzato da un forte rischio idrogeologico e sismico diviene fondamentale diffondere buone pratiche ed informare la popolazione sui comportamenti da tenere in caso di calamità naturali”. Francesco Gervasi del dipartimento regionale di protezione civile ha dichiarato: “Rende è stata scelta come modello virtuoso da seguire come esempio per tutte le città della Calabria. Il lavoro svolto da questa amministrazione ha reso possibile questo traguardo e la sede COM ne è il raggiungimento”. All’inaugurazione hanno preso parte, porgendo i propri saluti, anche l’ordine degli ingegneri rappresentato da Bruno Larosa, l’odine degli architetti con Paola Giuliani, Pasquale Mendicino per l’ordine dei geologi ed infine l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia rappresentato da Piero Del Gaudio.

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