“Occhiuto doveva coinvolgerci nella scelta della giunta e nelle nomine. Tre assessori sono fuori dal contesto politico”

LE INTERVISTE DI COSENZAINFORMA.IT Michelangelo Spataro, consigliere di maggioranza e “malpancista”: Per quanto mi riguarda, nella scelta del presidente del consiglio comunale non c’è stato alcun criterio”

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    E’ possibile che nelle prossime ore possa esserci un incontro tra il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto e i sei consiglieri di maggioranza, che in questo momento stanno mettendo in discussione l’operato del primo cittadino. Francesco Spadafora, Sergio Del Giudice, Davide Bruno, Antonio Ruffolo, Francesco De Ciccoe Michelangelo Spataro non si sono presentati per protesta all’ultimo consiglio comunale dove la maggioranza ha rischiato di andare sotto durante l’approvazione di atti contabili. Maggioranza salvata dal rischio della mancanza del numero legale, grazie alla presenza in aula di Giovanni Cipparrone e Francesca Malizia consiglieri d’opposizione del gruppo capeggiato da Enzo Paolini mentre i loro colleghi della Grande Cosenza, si sono allontanati al momento della votazione del documento. Ormai questo è il passato, certo è che Mario Occhiuto una soluzione con i frontisti dovrà pur trovarla.

    Intanto Cosenzainforma ha intervistato Michelangelo Spataro, consigliere comunale di maggioranza. Ma “malpancista”.

    Il sindaco Occhiuto è stato eletto sei mesi fa e già si registrano le prime polemiche. Eppure la giunta lavora e sarebbe assurdo dargli la colpase c’è qualcosa che non funziona.

    “In merito al lavoro svolto fino a questo momento dal sindaco, non ho da eccepire nulla, anche perché sta riprendendo ciò che hanno interrotto 17 consiglieri nel febbraio 2016 ed un vecchio modo di fare politica, nonostante le mille polemiche dei soliti noti e contestatori. L’unica osservazione che gli faccio, l’ ho già espressa ampiamente sulle pagine dei quotidiani e del social network , ossia la composizione della giunta, non per chi la compone attualmente, ma sicuramente doveva essere più politica e meno tecnica”.

    Tu insieme ad altri cinque consiglieri comunali (Francesco Spadafora, Sergio Del Giudice, Davide Bruno, Antonio Ruffolo e Francesco De Cicco) fate parte della fronta. Qual è la causa del mal di pancia?

    “Il termine malpancisti, a mio avviso, non rispecchia la nostra azione politica, che per cinque di noi che abbiamo vedute diverse da Occhiuto, parte già dall’appoggio incondizionato del 2011 e riconfermato a spada tratta nelle ultime consultazioni.Non solo: questo termine non rispecchia il pensiero di chi ci incontra per strada e chi si confronta con noi quotidianamente”.

    C’è chi ipotizza che il tutto sia legato al fatto che siete stati tenuti fuori dagli incarichi e dalle nomine fatte dal sindaco. Nel tuo caso si parlava di presidenza del consiglio comunale…

    “Certo, ognuno di noi ha da rivendicare, poiché pensavamo che dopo la vittoria schiacciante, grazie al contributo di tutti, il sindaco ci avrebbe coinvolto nella composizione della giunta e di qualche nomina, fermo restando che sono prerogative di quest’ultimo. Nel mio caso, è giusto che abbia da recriminare poiché nell’individuazione del presidente del consiglio comunale, non si è tenuto conto di alcun criterio, nel senso che, avrei compreso e metabolizzato che la scelta ricadesse sul primo degli eletti, ciò per giusto merito. Tornando al sottoscritto, hanno scordato la mia esperienza da consigliere comunale con due consiliature alle spalle ed una vicepresidenza nel consiglio precedente.Ma si è preferito una terza strada che non trova riscontro sui due possibili criteri, senza voler togliere nulla al presidente eletto che rispetto umanamente trattandosi di un giovane già affermato in più ambiti.Tale scelta, tra l’altro, non trova la mia condivisione poiché la lista Mario Occhiuto Sindaco (lista di appartenenza di Caputo) annoverava tre assessori già nominati alla quale si è aggiunto un’altra postazione. C’è da dire, comunque, che fra i tre candidati e il sindaco vi è un accordo sulla parola che prevede di ricoprire la carica di presidente del consiglio comunale 20 mesi ciascuno fra me Spadafora e Caputo”.

    Quindi polemiche anche sulla composizione della giunta comunale…

    “La composizione della giunta è al vaglio dei cittadini amministrati, il mio auspicio era quello di comporre una giunta con un taglio politico, ma il sindaco ha ritenuto di dover nominare tre personalità fuori dagli ambiti politici cittadini per cui ne risponderà in prima. Aggiungo inoltre, ironicamente, che anche una turnazione con gli attuali assessori che si sono candidati e misurati nella competizione elettorale, non avrebbe alterato il gradimento dei cittadini”.

    Difficile pensare a un rimpasto dopo poco meno 120 giorni di vita dell’esecutivo. Sarebbe un fallimento per Mario Occhiuto.

    “Ritengo che non si tratti in alcun caso di fallimento. La messa a punto di una squadra si ottiene dopo vari aggiustamenti così come è successo nella passata consiliatura dove si è cominciato con una squadra e si è finito con diverse sostituzioni. Il che significa che a fronte del risultato ottenuto nelle ultime elezioni si è raggiunto, anche con gli aggiustamenti in corso d’opera, un successo”.

    Nell’ultimo consiglio comunale il sindaco si è trovato senza maggioranza a causa della vostra assenza. È possibile un riavvicinamento? E se si, cosa chiedete in particolare?

    “Al momento nessuno di noi che non abbiamo preso parte all’ultimo consiglio comunale a mezzo stampa o nelle opportune sedi ha avanzato richieste. Siamo fortemente coesi, affinché si rispetti il programma presentato agli elettori dall’attuale sindaco e che noi abbiamo condiviso. Ritornando nel merito della domanda che mi hai posto, Occhiuto, parlando di numeri, è riuscito (e ciò già si sapeva) a mantenere la validità dell’aula nell’ultima riunione del civico consesso. Inoltre, tengo a sottolineare, che qualsiasi gratifica personale, avrebbe avuto un senso ad inizio consiliatura, poiché non mi è stato chiesto nemmeno di fare l’assessore. Affronto con più serenità il mandato che mi hanno conferito alle urne i 401 elettori che mi hanno sostenuto, e per il ruolo ricoperto sono consigliere a favore di tutti i cittadini, e non intendo tradire la maggioranza poiché credo molto nel progetto che ho sposato nel 2011”.

    Con il vostro dissenso non si corre il rischio di favorire l’opposizione?

    “Assolutamente no. La maggioranza segue la linea tracciata. La minoranza-opposizione, seppur lodevole di qualche iniziativa non trova riscontro su quelle che sono le intenzioni del sindaco e della sua maggioranza, bocciando sonoramente, per esempio, il documento che indicava Vaglio Lise come unico sito dove costruire il nuovo ospedale. Mentre prevale la linea del sindaco e della sua maggioranza (che condivido pienamente) che il nuovo ospedale debba sorgere su quello esistente ampliandosi verso le colline del Mariano Santo”.

    Ancora polemiche sui cottimi fiduciari e sulle luminarie. Un Tuo parere…

    “In quest’ultima gara sono state invitate 14 ditte e i partecipanti finali sono stati solo 2: vi è stata quindi la massima trasparenza così come ritengo sia trasparente l’iter seguito negli anni precedenti”.

    Astolfo Perrongelli

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