Piano Casa Rende. Area Popolare – Ncd: ‘Dà fastidio perché avvantaggia i cittadini e non i soliti noti’

Valerio Cavalieri del coordinamento giovani:"Finalmente le mani sulla città non ci sono più"

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    Le modifiche fatte dal neo assessore all’Urbanistica, Giuseppe Savino, al Piano Casa del Comune di Rende hanno dato fastidio perché: “Fanno finalmente togliere le mani sulla città» ai soliti noti. Coloro che oggi criticano l’azione dell’assessore Savino sono, infatti, gli stessi che negli ultimi 20 anni hanno avuto nel Consiglio comunale rendese soltanto consiglieri costruttori – a scriverlo in una nota il coordinamento giovani dell’Area Popolare-Ncd, che prosegue – Savino, invece, non è un consigliere costruttore, bensì un tecnico, di grande rilevanza professionale e di note competenze, che il partito ha designato proprio perché capace di garantire legalità e trasparenza alla cittadinanza. E lo ha dimostrato con i fatti, con un Piano Casa che non dà più la possibilità di tutelare gli interessi dei soliti costruttori ma va a vantaggiare il semplice cittadino nel poter ampliare il 20% dei metri quadrati della propria abitazione”.

    “Magari per dare ad un figlio la possibilità di ricavarsi uno spazio abitativo, senza dover sottostare alla logica commerciale finalizzata alla tutela degli interessi dei soliti “personaggi”. Stiamo sentendo sul Piano Casa solo bugie e sterili strumentalizzazioni da parte di chi, toccato nel proprio interesse, adesso, rabbioso, vuole far passare un’azione valida e vantaggiosa per la comunità in qualcosa di negativo”. “Area Popolare – Ncd sa benissimo a chi danno fastidio – chiosa il comunicato – le modifiche apportate e perché. Danno fastidio a chi ha interessi personali su questa città e li ha mantenuti attraverso l’Urbanistica ma questa volta sono state proprio queste stesse critiche al Piano a far cadere in autogol questi signori, che negli ultimi 20 anni hanno deturpato la città, con evidenti responsabilità politica ed amministrativa nella gestione della cosa pubblica, come ad esempio via Majorana, Arcavacata, Santo Stefano, via Rossini, Quattromiglia, dove hanno realizzato solo opere speculative”. 

    “Oggi, proprio questi signori aggiunge Valerio Cavalieri del coordinamento giovani – che si facevano eleggere per interessi propri, vengocno a dare lezioni di morale a noi, dopo che negli ultimi 20 anni hanno “sgovernato” la città di Rende, inviluppandola sulla viabilità, sui trasporti, sui servizi, riducendola un colabrodo e piena di debiti, tanto che siamo dovuti ricorrere, come amministrazione attuale, ad un mutuo di circa 15.000.000,00 di euro per coprire i loro debiti, i loro guai alla città e la loro incapacità amministrativa”. (Nel 2015 è stato ripianato  il disavanzo tecnico di circa 17 milioni, ndr)

    “La trasparenza, la legalità, la difesa degli interessi dei cittadini, cari signori, è prerogativa del nostro Partito e non vostra e lo dimostrano le nostre continue battaglie – conclude la nota del coordinamento – lo dimostra ora il Piano Casa sul quale nulla si può dire, se non che ha reso, finalmente, protagonisti i cittadini, che andrà a creare opportunità di lavoro e che garantirà i massimi livelli di tutela delle caratteristiche di pregio del territorio, concorrerà al miglioramento architettonico, funzionale, statico ed energetico del patrimonio abitativo minore. Gli ampliamenti saranno, infatti, scrupolosamente esaminati dalla Commissione Urbanistica, dall’ Ufficio tecnico e dalla maggioranza dei condomini. Con le critiche che avete sollevato sul Piano Casa vi siete autocriticati, continuando ad usare i metodi dell’arroganza e della prepotenza ai quali i cittadini, stanchi, vi hanno detto basta, cacciandovi. La lezione, però, a quanto pare, non vi è servita e nell’arroganza e nella prepotenza perseverate. Area Popolare – Ncd non ha proprio alcun interesse personale da difendere, se non il rispetto degli interessi di tutti i cittadini rendesi attraverso i fatti concreti così come la stesura del Piano Regolatore che verrà fatto da questa Amministrazione, dall’ assessore Savino e con il coinvolgimento di tutti i cittadini, delle associazioni e lo si farà a porte aperte e non nelle stanze chiuse con i “soliti noti”.

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