Clelio Gelsomino si dimette da segretario del Pd

‘Vado via non per le troppe liti che qualcuno ipotizza’

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    Dopo la conclusione della fase di tesseramento al Circolo del PD di Rende svolto nei giorni passati, si è registrata un’ampia voglia di partecipazione. Infatti, il dato conclusivo dei rinnovi e delle nuove tessere sottoscritte sfiora quota 500, confermando il dato del 2015. Si riscontra, nonostante la difficile fase che il PD a livello nazionale sta attraversando, che la voglia di partecipare è notevole ed è compito dei dirigenti di questo Partito alimentarla e sostenerla. Alla luce di tutto ciò, ritengo che quando sta avvenendo a livello nazionale (con l’indizione del Congresso), debba riflettersi anche in una realtà importante come Rende. È arrivato il momento di celebrare il Congresso cittadino per far sì che si animi una nuova fase politica dove tutti gli iscritti si possano sentire protagonisti. Un Congresso nel quale ci dovrà essere un confronto politico sia sui temi nazionali sia sui locali. Un Congresso che dovrà superare le tante divisioni tra correnti che in questi anni si sono verificate nel Circolo. Un Congresso che faccia sì che si possa riportare alla ribalta del territorio rendese la validità della proposta politica del PD locale e nazionale. Perciò, così come è da Statuto del PD, comunico, agli iscritti e ai simpatizzanti, le mie irrevocabili dimissioni da Segretario del Circolo cittadino. La fase pre-congressuale sarà demandata al Presidente dell’Assemblea, Enrico Crispino, il quale attenendosi allo Statuto, dovrà svolgere il ruolo di garante e di traghettatore del Circolo verso il Congresso. Ma la certezza che Enrico possa fare questo è massima, data la sua esperienza politica e la sua capacità di sintesi. Voglio ringraziare Enrico Crispino per il supporto che mi ha fornito in questi anni. Le mie dimissioni non sono dovute alle “troppe liti” che qualche testata locale oggi ipotizza. Ma vanno nel verso e nel senso di quanto detto sopra. Sono stati tre anni belli, complicati e difficili. Sono stati tre anni in cui il lavoro che abbiamo fatto ha avuto come faro portante la città di Rende e la costruzione di un Partito forte e radicato sul territorio. Abbiamo fatto sì che il PD di Rende si ponesse come punto di riferimento dell’intero centro sinistra cittadino e che fosse quel laboratorio politico che avevamo immaginato e auspicato. Dopo la sconfitta elettorale delle amministrative, abbiamo cercato di costruire una classe dirigente matura che potesse continuare la propria azione nel solco del glorioso passato, ma che doveva sapere innovare il proprio agire politico e la propria visione di città. Nei successivi anni, iniziarono delle forti contrapposizioni e diversificazioni tra gli iscritti. Figlio di tutto ciò, fu la proliferazione di gruppi e gruppetti che, alla luce dei fatti, hanno avuto il solo scopo di creare confusione e non di dare fattivamente un proprio contributo. Gruppi che spinti dalla smania di eccessivo protagonismo non hanno mai partorito un’idea o un’iniziativa. Più volte segnalate le tante anomalie ai vertici superiori del Partito, invece di avere dei fatti concreti, si è avuta come risposta un silenzio assordante. Tutto ciò ha enormemente rallentato l’azione politica del Circolo, poiché un’iniziativa o una riunione o un incontro o un semplice comunicato stampa diventava motivo di scontro interno. Voglio ricordare, in particolare, le tante occasioni nelle quali noi affermavamo il nostro ruolo di opposizione mentre alcuni esponenti istituzionali e dirigenti del Partito si opponevano, anche in maniera rude e senza criterio, alle nostre iniziative. Alla luce di tutto questo, il Congresso dovrà far sì che si possa avviare una nuova fase politica nel Circolo, superando le tante divisioni che in questi anni hanno animato l’attività politica del Circolo stesso. Mi consentirete di ringraziare, in primis, la mia famiglia e i miei familiari, i miei compagni di viaggio (da Mauro Stellato a Fabio Liparoti, da Roberto Principe a Pasquale Bruno), i quali hanno contribuito con le loro proposte, sollecitazioni e critiche a far sì che si potesse, nonostante le numerose difficoltà, svolgere in pieno il mandato di Segretario in questi quasi quattro anni. Voglio ringraziare i Consiglieri comunali con i quali abbiamo avuto modo, in più occasioni, di affrontare e discutere i tanti temi amministrativi proposti dall’attuale giunta. Voglio ringraziare i tantissimi compagni e amici che, liberamente, non mi hanno fatto mancare il loro sostegno durante il mio mandato. Voglio ringraziare anche tutti coloro i quali si sono opposti, in maniera più o meno disinteressata, al mio fare politica all’interno del Circolo. Grazie a loro oggi sono più ricco, perché ho imparato cosa dovrò migliorare per far sì che il sostegno alle mie idee politiche, che metterò in campo in futuro, possano essere capite e condivise dalle tante persone che vogliono impegnarsi politicamente in città e nel nostro territorio.

    Clelio Gelsomino

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