Mendicino. Il Pd contesta la scelta del sindaco di revocare assessore

Le decisioni del sindaco costituiscono atti pretestuosi di grave scorrettezza nei confronti di una forza politica 

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    In una fase politica colma di contraddizioni e di difficoltà, di azioni ed esternazioni protese alla conquista di spazi di visibilità ed attenzione, nella quale affondano profonde le radici della degenerazione populista e dell’autoreferenzialità, la necessità di avviare nuovi e necessari luoghi di confronto e di condivisione, ove dare senso alla reale democrazia partecipata, diventa esigenza primaria, fondamentale. Il partito democratico di Mendicino, già da tempo, nelle sedi deputate e nel rispetto delle procedure regolamentari e statutarie, ha orientato la propria azione politica verso orizzonti di maggiore adesione alle scelte programmatiche inerenti la vita della comunità. Ha ritenuto, senza alimentare discriminazioni né esclusioni, di ricercare un confronto ampio ed esteso con tutte le forze sociali e politiche del territorio, espressioni di un’area politica omogenea vicina ai valori della tradizione popolare del centrosinistra. In tal senso, si è ritenuto necessario operare incontri ed interlocuzioni utili a definire aspetti politico programmatici finalizzati alla costruzione di soluzioni di crescita e di sviluppo maggiormente condivise e sostenute. Tale decisione è stata il frutto di una decisione presa dal direttivo del circolo. Tutto questo, però, ha generato le incomprensibili determinazioni del sindaco Palermo che, al di là di ogni motivazione politico-istituzionale, ha deciso di procedere alla revoca della nomina di Assessore a Francesco Gervasi. Il partito democratico di Mendicino contesta tale atteggiamento, esprime profondo dissenso e manifesta piena fiducia ed incondizionato sostegno al consigliere Gervasi. Le decisioni operate dal Sindaco, di revocare la nomina di assessore e di riassegnarla ad altro esponente del consiglio comunale, costituiscono atti pretestuosi di grave scorrettezza nei confronti di una forza politica che non è stata in alcun modo consultata, né informata su tale determinazione, in chiaro spregio della grande lealtà politica ed istituzionale manifestata in questi anni. Il partito democratico di Mendicino non si riconosce più in Margherita Ricci, né in Roberto Caputo che hanno inteso intraprendere un cammino solitario ed in piena antitesi rispetto alle determinazioni da essi stessi votate in direttivo; il circolo di Mendicino si riconosce in Francesco Gervasi, nel suo equilibrato agire istituzionale, nel suo spiccato senso di responsabilità, nella sua discreta e proficua partecipazione alla vita politica della comunità, vissuta con semplicità, umiltà e trasparenza, senza smanie di potere e di protagonismo, un agire politico ed amministrativo vissuto per strada, tra la gente e non dietro la tastiera di un pc o lo schermo di uno smartphone. Con lui e con quanti vorranno interpretare una nuova fase politica, fondata sulla partecipazione democratica, sulla promozione di un vero progetto di sviluppo socio-economico, sulla difesa delle espressioni deboli della nostra realtà comunale, sulla salvaguardia e sulla promozione delle peculiarità naturalistiche ed ambientali, sulla responsabile volontà e capacità di risanare le casse comunali, costruiremo il futuro di Mendicino. Le ambizioni personali e la difesa di effimeri privilegi non appartengono ad un Partito Democratico che vuole essere l’espressione di una politica nuova, distante dai proclami senza contenuti. Mendicino non va indietro, ma non si arresta.

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