Comitato Universitari per Mario Occhiuto: “Sabato saremo a Lamezia perchè sogniamo una Calabria diversa”

Sosteniamo Occhiuto affinché ci restituisca la speranza di poter tornare un giorno nelle nostre città e porti via la rassegnazione di dover essere per forza esuli in altre città italiane

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    Apparteniamo a militanze ed esperienze diverse. Alcuni di noi sono simpatizzanti della Lega, altri di Forza Italia, altri ancora di Fratelli d’Italia. Non partecipiamo a dibattiti tra partiti ma intendiamo superare, dall’alto della nostra impertinenza giovanile, schemi ed alchimie tattiche che non ci riguardano e che competono ai tavoli romani. Quello che vogliamo dire come Comitato Universitario per Mario Occhiuto è che sabato prossimo saremo a Lamezia, nella speranza che qualcosa cambi per una regione che è ormai alla mercé di tutti. Non ci piace essere “additati” come appartenenti a una comunità che finisce sulla stampa per le sue debolezze ma che non sa valorizzare le sue ricchezze. Siamo impegnati nell’alveo del centrodestra e quindi siamo schierati . Lo diciamo apertamente per onestà e per il coraggio a cui non possiamo rinunciare a 20 anni. Vogliamo “uccidere il padre”, identificando con questa espressione edipica il sistema opprimente che ha svuotato la Calabria di competenze e di progetti validi, che non ha sostenuto adeguatamente l’apparato universitario, che ha trasformato una facoltà di medicina, che poteva e doveva essere il volano di crescita collettiva, in un corpo monco e assente. La Regione ha inghiottito i suoi presidenti ma siamo certi che questo non accadrà con Mario Occhiuto, che ha intrapresa, che è un decisionista e che sa applicare il giusto concetto di impresa alle istituzioni. Il percorso da seguire è la bellezza, quella etimologicamente greca, intesa come bontà, ma anche quella estetica che sa rinnovarsi ed essere competitiva. Leggiamo da Roma, Milano, Napoli, Firenze, nei posti in cui siamo provvisoriamente e nei quali rischiamo di rimanere a vita per la miopia di chi da 40 anni governa le istituzioni calabresi, notizie anche ingiuste sulla Calabria. Decreti governativi che ne bloccano l’autonomia, partoriti come se la nostra regione fosse una colonia dell’antico impero, misure che commissariano di fatto l’attività istituzionale. Vogliamo che il destino della Calabria lo decidano i calabresi e per questo abbiamo fiducia in Occhiuto, nella consapevolezza che non basterà mai un solo uomo al comando, ma che ci vogliano sinergie, aria fresca, rinnovamento, tutto quello che il centrodestra ha fallito con Chiaravalloti prima (e molti di noi erano in fasce) e con Scopelliti poi. Per questo abbiamo detto si a Mario Occhiuto: affinché ci restituisca la speranza di poter tornare un giorno nelle nostre città e porti via la rassegnazione di dover essere per forza esuli in altre città italiane.

    Vincenzo Campanella- Università la Sapienza di Roma

    Paolo Lorelli- Università statale di Milano

    Francesco De Luca- Università Federico II di Napoli

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