Le rubriche di Cosenza Informa - Marielle Vive

“Marielle Vive” una rubrica sui diritti che si ispira alla figlia della marea

La rubrica nasce pre trattare i temi dei diritti, le ingiustizie sociali, le lotte, le donne, per contribuire a quell'eredità collettiva che è anche la nostra

Più informazioni su


    Marielle Franco è stata uccisa alla giovane età di 38 anni a Rio De Janeiro mentre tornava da un incontro sui diritti umani in Brasile, in un attentato a lei diretto, in una notte divenuta triste per il mondo.

    Una donna scomoda che è stata travolta dalla spirale inarrestabile di violenza provocata dalla guerra tra bande e dagli abusi della polizia che lei stessa fortemente contrastava.

    Una donna eccezionale, “nera, lesbica e attivista politica, madre a 19 anni e femminista”, amava definirsi Cria da Marè (letteralmente “figlia della marea”) perchè era nata e cresciuta nella favela de Maré, una “Campionessa”, secondo il giornale The Guardian.

    In prima linea nel denunciare gli abusi ed esecuzioni extragiudiziali, nel 2016 era stata eletta con una marea di voti nel consiglio comunale di Rio de Janeiro ed era membro della Commissione statale per i diritti umani, ha presieduto la Commissione municipale per la difesa delle donne ed è stata membro di una Commissione incaricata di monitorare l’azione della polizia federale a Rio de Janeiro, ricoprendo tale incarico sino alla sua abominevole esecuzione.

    Ha lavorato instancabilmente per difendere i diritti delle donne nere, dei giovani nelle favelas, delle persone Lgbti e di chiunque si trovasse in condizione di emarginazione.

    Marielle era una donna di discendenza africana che si era sottratta alla miseria, alla rassegnazione alla violenza e alla discriminazione sociale, senza però mai lasciare la sua Maré.

    Il suo legame con la Calabria nasce grazie ad un testo teatrale scritto e portato in scena dall’attrice Anna Macrì per mantenere i riflettori sui i valori e le battaglie che con grinta e passione quotidiana portava avanti, su quella che è stata definita la sua “eredità collettiva”.

    Sì, perchè Monica Tereza Benicio, grazie alla comunità brasiliana cosentina guidata da Lindara Nobre Costa era in prima linea a rivedere la sua compagna Marielle, che grazie a tutte loro “Vive!”, creando un rinnovato e importante senso di comunità e di sorellanza tra donne.

    La rubrica “Marielle Vive” nasce per questo. Con una serie di editoriali verranno trattati proprio questi temi: i diritti, le ingiustizie sociali, le lotte, le donne, per contribuire a quell’eredità collettiva che è anche la nostra.

    Più informazioni su