Coronavirus, guarito il primo contagiato della Calabria

Fa ritorno a casa anche un altro paziente, di 45 anni residente a Roggiano Gravina

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    Il “paziente 1” calabrese lascia il reparto di malattie infettive dell’ospedale dell’ Annunziata di Cosenza. Si tratta di un uomo di 70 anni di Cetraro (Cs), proveniente dall’area rossa del Lodigiano, guarito dal coronavirus, anche se, precisa una nota dell’azienda osedaliera, “le importanti comorbidità – trapianto cardiaco in trattamento emodialitico – lo costringeranno ad un ulteriore ricovero nel reparto di Cardiologia”. Il paziente, è scritto nel comunicato, “giunto all’Ospedale di Cosenza il 12 marzo era paucisintomatico pur presentando un quadro Tac di polmonite interstiziale”.

    Oggi fa ritorno a casa anche un altro paziente, di 45 anni, residente a Roggiano Gravina (Cs). “Ricoverato l’11 marzo – si legge nel comunicato dell’azienda ospedaliera – link epidemiologico dubbio, probabilmente in ambito lavorativo (il paziente è un assicuratore), presentava una moderata insufficienza respiratoria. Trattato con il Tocilizumab è clinicamente e virologicamente guarito dall’infezione da Covid-19. Sono, ad oggi quattro – si precisa – i pazienti dimessi dal direttore della UOC Malattie Infettive e Tropicali, Antonio Mastroianni, impegnato nella conduzione di due distinti protocolli terapeutici per la cura dei pazienti affetti da covid-19″.

    Il primo studio ha ad oggetto proprio il Tocilizumab, un anticorpo monoclonale, impiegato per l’artrite reumatoide che si è rivelato efficace anche nella cura della sintomatologia Covid-19. La somministrazione del farmaco, iniziata il 13 marzo scorso, è effettuata, al momento su 17 pazienti, ricoverati nel reparto di Malattie Infettive”. La seconda sperimentazione, iniziata il 27 marzo scorso, si fa sapere, “è un lavoro di interazione con gli specialisti ematologi dottori Francesco Mendicino e Cirino Botta e il prof Marco Rossi e si basa sull’utilizzo del Ruxolitinib, un farmaco noto per la sua potente azione antinfiammatoria e usato in ambito onco-ematologico. Attualmente sono trattati con questo farmaco – conclude l’azienda – tre pazienti ricoverati nel reparto di Malattie Infettive”.

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