Automobilismo. Un pilota di nome Emilia Covello: quando l’auto è donna

La ventenne cosentina gareggia nella velocità in salita. “La mia passione? L’ho ereditata da mio padre. Ce l’ho sulla pelle”

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    Non siamo di certo abituati a vedere molte donne al volante di auto da corsa e gareggiare nelle cronoscalate. Del resto il detto: “Donne al volante…pericolo costante”, mette in evidenza proprio questo. Come si sa i motori e la velocità sono passioni prettamente maschili, ma c’è anche qualche ragazza che ama questo tipo di competizioni, la velocità e l’adrenalina. Emilia Covello, poco più che ventenne, accelera con la sua Fiat Seicento Sp diventando la nuova stella emergente nelle gare sportive di velocità in salita.

    Sei una delle più giovani e brave “pilotesse” in Calabria, com’è nata la passione per la cronoscalata automobilistica?

    “Questa mia passione me la porto sulla pelle fin da piccola, avendo mio padre pilota. Se sono arrivata fin qui raggiungendo i miei obiettivi lo devo solo a lui. E poi vorrei aggiungere che: “se hai una vera passione te la porti dentro per il resto della vita”.

    Che emozioni provi prima, durante e dopo una gara?

    “Io penso che, le emozioni non si possono spiegare e non si possono mai capire, è una cosa che ti parte da dentro. Una volta infilato il casco, ti ritrovi un semaforo davanti, il pubblico che ti fissa è pur sempre una forte emozione, sia prima, durante che dopo”.

    Hai qualche rito scaramantico prima di una competizione? “ Non ho un rito scaramantico, ma semplicemente faccio il segno della croce come porta fortuna”.

    Pilota donna in uno sport prettamente maschile. È un bene o un male?

    “Ho un bel rapporto con tutti, nessuna invidia o rivalità”.

    Quando sarà la tua prossima gara?”

    “Mi metterò al volante della mia seicento domani (domenica) gareggerò in uno slalom a Reggio Calabria”.

    Il premio che hai ricevuto in passato a cui sei più legata ed affezionata.

    “Sono legata a tutti i miei premi, uno in particolare è sicuramente la mia prima coppa”.

    Cosa vorresti fare da grande? Quali sono i tuoi sogni?

    “Non si può mai prevedere il futuro, bisogna vivere giorno per giorno. Semplicemente continuo la mia passione cercando di migliorare sempre di più”.

    Alessia Rausa

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