Pallavolo C maschile. Cetraro vince a Bisignano e conquista la vetta

Un Cetraro quadrato, senza “primedonne”, batte il Bisignano, che paga a caro prezzo i propri limiti attuali. Federico top scorer (20 punti), ma non al suo meglio

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    Doppio colpo del Cetraro sul capo del Bisignano: vince e lo scavalca in classifica. Ora la Donrusso è prima con 19 punti e potrà godersi il primato anche qualora, nella gara di oggi a Praja, il Rossano dovesse vincere. Dicevamo che Cetraro ha vinto e aggiungiamo che ha saputo meritare la vittoria con sempre maggiore consapevolezza con il passare dei minuti. La squadra non poteva contare su uno dei suoi “leoni” storici, lo schiacciatore Danilo Picarelli, fermato da problemi fisici e su Giovanni Grosso, l’opposto di queste ultime stagioni, ancora non al meglio dopo l’infortunio subito nelle scorse settimane. Il tecnico Johnny Serpa (non compare sull’elenco online sul sito Fipav, ma in panchina c’è, sia pure con le stampelle) sceglie di non mescolare le carte più del dovuto e schiera Orlando in diagonale con il palleggiatore Cesareo, Alfredo Stefano e Perrone come ricettori, Fedele e Leporini al centro e Lorenzino Iorio come libero. In panchina, pronto a entrare come tuttofare, il paolano Simone Veltri. Bisignano parte con la formazione-tipo di queste ultime gare: Esposito in regia, Pasquale Federico opposto, Meringolo e il diciassettenne Caputo come schiacciatori, Ferraro e Brindisi al centro, Balestrieri nel ruolo di libero. Nonostante le voci insistenti “da bar sport”, non compare nell’elenco degli atleti l’ex libero della B1, Massimino De Marco. Non tutti in perfetta salute, gli atleti di casa: Balestrieri è alle prese con problemi alla schiena, ma riesce a mascherare bene i suoi problemi, anche se il confronto a distanza tra liberi, questa volta, lo vince il giovanissimo dirimpettaio cetrarese, ancora impeccabile nonostante un paio di errori per eccesso di sicurezza. Non è facile che un quattordicenne faccia di questi errori, ma a volte succede: attenzione a non ricaderci! Perché siamo partiti parlando dei liberi e non dagli schiacciatori? Perché la partita l’ha vinta chi ha battuto e ricevuto meglio. Cetraro aveva ben studiato pregi e difetti di questo Bisignano giovane, nel quale il più “vecchio” è proprio il capitano, Federico, con i suoi ventisei anni. I due ricettori, poi, sono un diciassettenne, Caputo, e un diciottenne, Meringolo, che è al suo primo anno vero da ricettore, dopo un promettentissimo scorcio di “carriera” come centrale. Ormai va di moda che gli allenatori debbano passare alla storia per aver cambiato ruolo ai giocatori e così Meringolo deve rassegnarsi al fatto che in ogni partita sarà il bersaglio delle battute avversarie. Contro le squadre di fascia medio-bassa, il ragazzo non ha problemi, ma con dei marpioni di lungo corso, come quasi tutti i giocatori della Donrusso, certe fasi di apprendimento si pagano duramente. C’è da dire, però, che, nonostante i primi due set che avrebbero stroncato anche un veterano, il ragazzo in attacco è andato sempre meglio, chiudendo con 16 punti e con buone percentuali: 12 su 24 in cambio/palla e 3 su 4 in contrattacco. Questo lo ha reso sempre più sicuro di sé anche in ricezione, migliorando notevolmente col passare dei minuti, anche perché, migliorando lui, il Cetraro andava a “pungere” in altre zone. Il primo set era vinto dal un Cetraro lucido e cinico, che sbagliava pochissimo e poteva contare su un Orlando che in attacco e a muro era il più in palla dei suoi. Nel Bisignano, per colpa della ricezione, i centrali erano completamente fuori dal gioco e lo saranno per tutta la gara. Non comprendiamo, quindi, l’ingresso in campo del terzo centrale, Cozzolino (’99): troppo “crudo” per una gara di questa portata. Nel secondo set, però, il Bisignano non solo entrava in partita, ma capovolgeva la situazione psicologica basata sulla ricezione, evitando il libero avversario e Alfredo Stefano (15 su 20 di positività) e facendo soffrire, come poche volte abbiamo visto, Filippo Perrone. Questo si rifletteva sul rendimento degli schiacciatori, a cominciare da Orlando, ma era bravo Cesario a servire, nelle poche volte in cui era possibile, i centrali Leporini e Fedele, che rispondevano benissimo. Bisignano si aggiudicava il parziale in 22 minuti, con un vistoso 25-14. Il terzo tornava sul copione del primo, col Cetraro che prendeva il largo e Bisignano che alternava piccole fiammate ad errori banali che indispettivano il numerosissimo pubblico accorso a vedere questa partitissima. Il quarto set diventava di fondamentale importanza e i padroni di casa partivano davvero bene: un 5-1 che costringeva Johnny Serpa a chiamare il time out. La cosa serviva e come! Il Cetraro riprendeva a macinare punti e piazzava un break di 9 a 4, arrivando al sorpasso sul 10-9. La tensione era alta. Un tocco a muro segnalato dagli arbitri sull’11-10 per Cetraro vedeva già le prime proteste dei giocatori bisignanesi, che compromettevano la possibile rimonta con errori di nervosismo davvero evitabilissimi, a metà di un set ancora in equilibrio. Così Cetraro, senza scomporsi, andava a segno, a turno, con tutti i suoi giocatori, senza dare punti di riferimento al muro avversario. Solo Caputo, con caparbietà, sembrava crederci di più, annullando i primi match point agli avversari. E sul 24-20 per Cetraro ecco le “scintille” più vistose: volano parole grosse da una e dall’altra parte e ne fanno le spese Perrone ed Esposito espulsi per il prosieguo del set. Saggia decisione del direttore di gara, che con un ”rosso” a testa avrebbe fatto finire subito la gara sul 25-21. Si ripartiva dal 24-20, ma Fedele, con spietata freddezza, metteva giù il punto che chiudeva set e partita.

    Sergio Lionetti

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